Che le nuove connessioni 5G fossero più energivore degli standard precedenti era noto da tempo. Quanto, finora, è stato difficile stimarlo: una notevole indicazione ci arriva da iPhone 12 e iPhone 12 Pro, primi smartphone Apple ad essere compatibili con le reti internet di quinta generazione.
Un test della batteria svolto da Tom’s Guide ha dimostrato come i due dispositivi consumino in 5G circa il 20% in più di batteria rispetto allo stesso utilizzo ma utilizzando la rete 4G.
Buoni risultati, pochi top di gamma Android sanno fare meglio
Il test è stato pensato per essere il più oggettivo e replicabile possibile. Su entrambi gli iPhone è stato eseguito uno script che manteneva il display acceso (a 150 nits di luminosità) e che faceva ricaricare al browser una pagina internet ogni 30 secondi.
I risultati sono stati i seguenti: iPhone 12 ha resistito per 8 ore e 25 minuti in 5G, tempo che è salito a 10 ore e 23 minuti in 4G. Il divario tra le due connessioni è stato simile anche con iPhone 12 Pro che, ovviamente, ha ottenuto risultati migliori in entrambe le condizioni.
In 5G la sua batteria ha permesso 9 ore e 6 minuti di utilizzo, mentre in 4G è durata be 11 ore e 24 minuti. In entrambi i casi, quindi, la riduzione dell’autonomia causata dalla connessione 5G è stata del 20%.
Una variazione considerevole, ma che comunque non mette in discussione i buoni risultati raggiunti da Apple in termini di autonomia. Il paragone diretto con i principali top di gamma Android mostra uno scenario abbastanza simile. Samsung Galaxy S20 5G, ad esempio, in 5G ha resistito per 9 ore e 31 minuti, un tempo maggiore di entrambi gli iPhone, ma solo con il display a 60 Hz.
A 120 Hz infatti il tempo è sceso ad appena 8 ore e 4 minuti. Due smartphone, però, si sono comportati meglio in 5G anche con refresh rate elevato: si tratta di OnePlus 8T e Google Pixel 5, che confermano le loro ottime capacità anche in termini di autonomia.