Apple Silicon M1, il primo processore di una nuova serie di SoC prodotta da Apple, ha già stupito in positivo. Forte in single-core, praticamente imbattibile in multi-core, offre quella che è al momento la GPU integrata più performante sul mercato.
Pochi i motivi per continuare a scegliere un Mac con processore Intel. Uno potrebbe essere la necessità di utilizzare Windows attraverso Boot Camp, funzione utilizzata da moltissimi utenti e per alcuni praticamente indispensabile (basti pensare ai software professionali che girano solo su Windows).
Visto il cambio di architettura i nuovi MacBook hanno perso il supporto ufficiale a Boot Camp. Un modo per continuare ad avere anche Windows, però, sembra sia stato già trovato.
CrossOver 20, Windows emulato anche sui nuovi MacBook
Gli sviluppatori di CodeWeavers hanno annunciato che CrossOver 20 è ora compatibile anche con i MacBook con processore Apple Silicon. Per chi non lo sapesse CrossOver è una piattaforma, più nello specifico un layer di emulazione, che permette di usare le applicazioni Windows anche su altri sistemi operativi, come Linux, macOS e Chrome OS.
Sfruttando Rosetta 2, l’interprete che i nuovi MacBook usano per la compatibilità con i software x86, con CrossOver 20 sono stati testati con successo su un MacBook Air alcuni software e giochi per Windows, come Among US e Team Fortress 2.
Il risultato è interessante, anche se è evidente un calo di performance che porta a lag e rallentamenti piuttosto sensibili. In futuro la situazione potrebbe migliorare, magari grazie all’intervento diretto di Apple. Per ora CrossOver 20 solo su macOS Big Sur 11.1 Beta.