Buone nuove in casa Honor. Il marchio cinese, che dallo scorso Novembre è indipendente da Huawei, potrebbe presto stringere un accordo di collaborazione con Qualcomm.
Il colosso statunitense leader mondiale nella produzione di processori per il mercato mobile potrebbe vendere le proprie CPU a Honor aggirando il ban imposto a Huawei negli anni scorsi.
Ora che Honor non fa più parte del marchio Huawei è automaticamente escluso dal divieto di collaborazione imposto alle aziende degli USA.
Un Honor con Snapdragon 888 già nel 2021?
La notizia arriva da fonti interne alla stessa Honor. Nulla di ufficiale, comunque, ma è molto probabile che i due marchi siano avvicinati negli ultimi mesi. Qualcomm, da un lato, punta ad un nuovo cliente che vanta un ottimo numero di vendite e una buona popolarità anche in occidente.
Honor, che ha intenzione di guadagnare terreno anche nel segmento alto degli smartphone, può mettere le mani sulle CPU Snapdragon come lo Snapdragon 888, che è al momento il miglior processore per smartphone Android.
Al momento Honor dipende ancora da Huawei per la fornitura di SoC, ed è quindi limitato al solo utilizzo dei chipset Kirin. Un’alternativa potrebbe arrivare dai nuovi Dimensity di MediaTek, che però sono sempre più relegati agli smartphone non di prima fascia.
È chiaro che Honor preferirebbe chiudere un contratto con Qualcomm e assicurarsi una fornitura di Snapdragon già nel 2021, così da ampliare la propria offerta sin da subito con un dispositivo al pari dei top di gamma avversari.