La notizia era nell’aria già da tempo, ma solo ora arriva la conferma da una fonte ufficiale. Il marchio Honor, forte dal divorzio con la casa madre Huawei, è pronto a riallacciare i rapporti con Google e a portare i servizi del colosso statunitense sui propri dispositivi.
Come ormai noto il ban imposto dagli USA a Huawei è destinato a durare ancora per un tempo indeterminato, con la possibilità che il marchio cinese rinunci definitivamente a collaborare con aziende americane puntando ad un’autarchia forzata.
Accordo pronto, mancano le firme
La conferma arriva dal CEO stesso di Honor, George Zhao, che ha confermato le voci circolanti nelle scorse settimane. Sul tavolo delle trattative è già presente un accordo tra Google e Honor, però non ancora ratificato.
Già siglati e in vigore sono invece gli accordi che legano Honor a colossi come Intel, AMD, Qualcomm e MediaTek. Honor non vuole dipendere da Huawei e dai suoi Kirin per la fornitura di SoC e si è assicurata con queste trattative la possibilità di dotare i propri device di processori di ultima generazione.
L’accordo con Google va ancora perfezionato, ma il grosso a quanto pare è stato fatto. I tempi potrebbero essere tanto brevi che anche Honor V40, smartphone che ha debuttato appena 2 giorni fa, sarebbe già dotato dei Google Services nella sua versione Global.
Un punto di forza importante per uno smartphone dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Meno di 500 euro per un quasi top di gamma con display AMOLED a 120 Hz e processore Dimensity 1000+: con i servizi di Google a completo ingolosirà sicuramente molti utenti.