Hai bisogno di un nuovo computer, ma non sai quale PC comprare e, soprattutto, non sai quali elementi devi tenere in considerazione per scegliere un ottimo dispositivo.
Niente paura, fare una scelta intelligente è più semplice del previsto. In questa guida scoprirai velocemente come scegliere un buon PC e quali sono le caratteristiche e i fattori da valutare al momento dell’acquisto.
Quale PC comprare: fisso o portatile?
Quando si acquista un nuovo PC, la prima scelta da affrontare è quella tra computer fissi e portatili. Pur trattandosi di dispositivi molto simili, e che in linea di massima possono svolgere le stesse funzioni, i PC fissi (anche detti desktop) e quelli portatili (noti anche come notebook o laptop) hanno molte differenze.
Non è possibile stabilire a priori se sia meglio un fisso o un portatile, poiché questa scelta dipende da fattori come il budget a disposizione e le esigenze di chi utilizzerà il PC.
Entrambi i dispositivi, infatti, presentano sia vantaggi che svantaggi, che possono renderli più o meno adatti alle diverse situazioni d’uso.
Perché comprare un PC fisso
Il PC fisso è il computer per antonomasia e il cuore pulsante di ogni postazione, sia essa da gioco o da lavoro. È disponibile sia in configurazioni preassemblate, ovvero pronte all’uso e con tutte le componenti già installate, sia come device da assemblare personalmente, avendo così la possibilità di scegliere ogni singola componente.
Questo fattore è un primo punto di forza dei computer fissi. Quando si acquista un notebook la scelta è limitata ai modelli disponibili sul mercato, con pochissime possibilità di modifica, che riguardano quasi esclusivamente i tagli di memoria installati.
Con i PC desktop, invece, è possibile costruire un nuovo prodotto da zero, anche affidandosi ai tanti service che offrono questo tipo di servizio, così da poter selezionare singolarmente le componenti che si preferiscono. Le possibilità di modifica non sono limitate al momento dell’acquisto. Anche successivamente è possibile sostituire una o più parti, sia in caso di guasti, sia per effettuare un upgrade e aumentare le prestazioni della macchina.
Questa possibilità è invece preclusa ai notebook, che quasi sempre sono dotati di una scheda madre con tutte le componenti integrate (e spesso saldate) e non rimovibili, se non eventualmente con complesse operazioni alla portata solo di laboratori specializzati.
Un notebook resta con la scheda tecnica di partenza per tutta la sua vita utile: le possibilità di intervento riguardano, anche in questo caso, l’aumento della memoria RAM o l’installazione di dischi aggiuntivi (se ci sono slot liberi) o più capienti/performanti.
I computer fissi, inoltre, possono contare su componenti più performanti, che offrono prestazioni irraggiungibili dalle controparti mobile (destinate cioè ai notebook). Le maggiori performance sono garantite anche dalla possibilità di utilizzare sistemi di dissipazione migliore, che soprattutto per il gaming e la produttività permettono di mantenere basse le temperature.
Perché comprare un PC portatile
Se è vero che un portatile è, in genere, meno potente di un fisso e più limitato quanto a scelta e sostituzione delle componenti interne, è altrettanto vero che anch’esso ha numerosi punti di forza.
Il primo, ovviamente, è la trasportabilità: i portatili di nuova generazione sono estremamente compatti e leggeri (anche meno di 1 Kg) e possono essere portati ovunque con grande facilità. Sono ideali, quindi, per avere un supporto di lavoro disponibile in ogni momento e in ogni luogo.
Il fatto che integrino tutte le componenti necessarie, incluso il display (mentre con i fissi il monitor va acquistato separatamente), li rende perfetti anche per chi cerca un computer utilizzabile sin da subito e senza troppi grattacapi.
Proprio come uno smartphone, i notebook sono pronti all’uso appena usciti dalla scatola. Non ci sono operazioni e collegamenti da eseguire che, per quanto semplici, potrebbero dare noie a chi non è particolarmente pratico con i PC.
C’è da dire, inoltre, che grossi passi avanti sono stati fatti anche sul fronte delle prestazioni. Inutile negarlo, un portatile non riesce ancora ad eguagliare la sua controparte fissa (proprio per i limiti fisici dovuti dall’alimentazione a batteria e dalle dimensioni minori), ma sul mercato si trovano numerosi notebook che, quanto a prestazioni, sono perfetti anche per il gaming e per la produttività.
Molti laptop da gaming, ad esempio, permettono ora di giocare ai titoli più recenti anche a risoluzioni superiori al FullHD. Non meno interessanti sono le workstation portatili, in grado di far girare anche i software più esigenti (come quelli per la grafica 3D o per l’editing video).
In ultimo, i notebook di nuova generazione offrono in un unico device tante feature che necessitano di una apposita periferica per i PC fissi: non solo mouse, tastiera e display, ma anche casse, webcam, lettori di impronte digitali e sensori per il riconoscimento facciale.
Quale computer comprare: le caratteristiche da valutare
Processore
Il processore è il cuore e il cervello di un computer. Questa componente si occupa di svolgere le principali operazioni, e dalla sua potenza dipende la capacità del PC di eseguire o meno determinati software, nonché i tempi necessari a portare a termine alcune operazioni.
I processori attualmente sul mercato sono veramente tanti, tra serie nuove e altre più datate che continuano ad essere proposte, soprattutto su modelli più economici.
Punto di riferimento sono i processori di Intel, e più nello specifico quelli della serie Core: i modelli i3, i5, i7 e i9 rappresentano in molti casi lo stato dell’arte delle CPU, e si rivelano perfetti per ogni tipo di utilizzo.
Molto apprezzati sono anche i processori della serie Ryzen di AMD, caratterizzati da elevate prestazioni e, di norma, da un numero di core maggiore rispetto alla controparte Intel.
I processori Ryzen si rivelano quindi perfetti per essere utilizzato con software che sfruttano il calcolo multicore, mentre quelli di Intel conservano il loro vantaggio quanto a prestazioni sul singolo core.
Scheda Video
La scheda video (anche detta GPU) è la componente del computer che si occupa di generare le immagini che vengono mostrate sullo schermo. Può essere di due tipi: integrata e dedicata.
Le schede video integrate non sono una componente a sé stante, ma fanno parte del processore. Utilizzare una GPU integrata aiuta a mantenere bassi i costi e i consumi del PC. Di contro, le schede integrate hanno prestazioni piuttosto modeste, sebbene negli ultimi anni il loro livello si sia alzato sensibilmente.
Con una scheda video integrata è possibile utilizzare il computer per tutte le operazioni quotidiane (non a caso sono la soluzione scelta su molte postazioni da ufficio), ma anche avviare un discreto numero di giochi e software “pesanti”. Sia nel gaming che nella produttività, però, mostrano tutti i loro limiti: difficilmente si va oltre le poche decine di FPS (anche a risoluzioni basse come quella HD) e, nel caso di software per montaggio, modellazione 3D e rendering, possono peggiorare sensibilmente l’usabilità del programma e aumentare i tempi necessari.
Per questi particolari usi del computer è quindi consigliato scegliere una scheda video dedicata: questa consiste in una scheda da installare sulla motherboard, dotata di un sistema di dissipazione quasi sempre attivo, formato cioè da una o più ventole che raffreddano il chip vero e proprio.
Ogni GPU è inoltre dotata di una certa quantità di memoria video dedicata (VRAM), in genere pari a 4, 8 o 16 GB. Le schede video disponibili variano sensibilmente per prezzo (da meno di cento euro a diverse migliaia) e prestazioni: tra le migliori attualmente sul mercato sono da segnalare quelle della serie RTX di NVIDIA, perfette sia per il gaming che per la produttività.
RAM e archiviazione
Ogni computer è dotato di due tipi di memorie: la RAM e la memoria di storage, anche detta di archiviazione. La RAM è una memoria volatile, che contiene dati solo per il tempo necessario al funzionamento dei software e del sistema operativo.
Da essa, quindi, dipendono del prestazioni del PC: per riuscire ad eseguire più programmi contemporaneamente o applicazioni particolarmente pesanti, è necessaria una certa quantità di RAM. Per un uso standard del computer, questa è fissata in 8 GB, ma spostandoci nel mondo del gaming e della produttività, sarebbe meglio averne almeno 16 GB.
Non tutte le RAM sono uguali: differiscono tra loro per tipologia e frequenza. I moduli RAM più diffusi al momento sono quelli del tipo DDR4, con frequenze che vanno di norma dai 2666 ai 3200 MHz; hanno iniziato da poco a diffondersi anche le RAM DDR5, più costose, ma che più performanti, grazie anche alle frequenze più elevate.
Un discorso simile va fatto per la memoria destinata allo storage. Vanno valutati sia la quantità che il tipo di memoria. L’ideale sarebbe non scendere al di sotto dei 512 GB, ma per un uso più intenso del computer meglio ancora sarebbe optare per tagli da 1 o 2 TB.
Quanto al tipo di memoria, gli Hard Disk meccanici tradizionali (HDD) sono ora usati solo come unità di immagazzinamento, grazie al loro elevato rapporto prezzo/capacità (modelli da 1 TB si trovano anche a poche decine di euro).
Come disco primario, su cui cioè installare programmi, giochi e sistema operativo, è ormai obbligatorio un disco a stato solido (SSD). Anche gli SSD possono essere di varie tipologie: le due più diffuse sono quella M.2 NVMe (che garantisce altissime velocità in lettura e scrittura, ma che è anche piuttosto costosa) e quella SATA (buon rapporto velocità/costo).
Case e sistema di dissipazione
I computer fissi sono disponibili in diversi formati, e hanno che possono variare sensibilmente: si va da modelli compatti grandi poco più di una decina di centimetri per lato, ai PC Full Tower che sono invece particolarmente voluminosi.
Le dimensioni del computer dipendono dal suo case, ovvero la “scatola” che contiene al suo interno le componenti. Case molto grandi hanno lo svantaggio dell’ingombro, ma anche il vantaggio di permettere di installare qualsiasi tipo di componente, anche le più ingombranti (le schede video di fascia alta, ad esempio, possono essere particolarmente voluminose).
Inoltre, uno spazio interno elevato permette di avere un migliore ricircolo d’aria (airflow) e di inserire sistemi di dissipazione ad alte prestazioni, quali sono ad esempio gli impianti a liquido. In questo modo è possibile mantenere basse le temperature del computer, così da avere prestazioni maggiori e allungare la vita utile delle componenti, che potrebbero danneggiarsi per il calore elevato.
Di un case non si valutano soltanto le dimensioni. Da tenere in considerazione sono anche la qualità costruttiva, e quindi dei materiali utilizzati e dell’assemblaggio, così come il layout ed eventuali feature aggiuntive.
Alcuni case, ad esempio, presentano un design particolarmente intelligente che facilita l’installazione e la rimozione delle componenti e che permette di gestire al meglio i cavi interni (cable management), nascondendoli alla vista.
Altre caratteristiche dei notebook
Quelle viste fino ad ora sono caratteristiche tipiche dei computer fissi, ma che si adattano senza particolari problemi anche al mondo dei notebook. Altre caratteristiche, invece, sono esclusive dei computer portatili, poiché legate a componenti e a feature assenti nella controparte desktop.
Impossibile non partire dal display, che costituisce una delle componenti principali di un portatile. I vari modelli di laptop possono integrare display molto diversi tra loro. A variare sono le dimensioni, la risoluzione e il tipo di schermo.
I display più comuni hanno una diagonale che va dai 14 ai 17 pollici: il formato più diffuso è senza dubbio quello da 15,6 pollici, seguito a ruota da quello da 14 pollici, particolarmente apprezzato da chi cerca un computer molto compatto e trasportabile.
Quanto alla risoluzione, il FullHD continua ad essere lo standard di riferimento, ma diventano sempre più popolari i notebook con risoluzioni maggiori, come il 2K e il 4K (quest’ultimo di più limitata diffusione visto l’impatto sull’autonomia del dispositivo).
Gran parte dei display per notebook sono attualmente di tipo IPS, con ottimi colori e buoni angoli di visione; si trovano anche portatili con schermi OLED (soprattutto nella fascia alta) o con schermi VA e TN, destinati principalmente ai computer da gaming economici che necessitano di un elevato refresh rate.
Altre caratteristiche da valutare in un notebook sono la tastiera (meglio ancora se retroilluminata), la batteria (e di conseguenza l’autonomia, ovvero quanto tempo può funzionare il PC con una sola ricarica) e la qualità della webcam e delle casse integrate.
Conclusioni
Oggi non è affatto difficile acquistare un buon PC: sia che si opti per un fisso che si scelga invece un portatile, il mercato propone tantissimi modelli offerti a prezzi particolarmente convenienti.
Capire quale PC comprare può essere un’operazione spiazzante all’inizio, ma anche chi non ha alcuna esperienza in materia può fare un’ottima scelta semplicemente prestando attenzione ai pochi fattori che abbiamo visto in questa guida.
Domande frequenti su quale PC comprare
Quando si acquista un nuovo PC bisogna tenere in considerazioni fattori come il processore e la scheda video, la quantità e il tipo di memorie (sia RAM che di archiviazione), ma anche la qualità del case del sistema di dissipazione.
Un buon PC portatile deve avere almeno 8 GB di RAM. Per i notebook da gaming o per la produttività è invece consigliato avere almeno 16 GB di RAM ad alta frequenza.
La RAM è una memoria volative, che serve per caricare i dati necessari al funzionamento dei software e del sistema operativo. L’SSD è un particolare tipo di disco, detto a stato solido, che serve per l’immagazzinamento dei dati e che rispetto ai dischi meccanici offre velocità maggiori sia in lettura che in scrittura.
Il costo di un buon PC varia in base al tipo di prodotto che si intende acquistare. Per un uso standard, anche modelli a partire da 500 euro possono rivelarsi ottimi; per prestazioni più elevate e una maggiore flessibilità d’uso, è consigliabile stimare un budget di almeno 1000 euro.