La videocamera per bici è un dispositivo leggero e compatto che può essere posizionato in diversi punti del velocipede, o anche indossato dal ciclista, ad esempio sul casco o sul torace.
Permette di realizzare delle fantastiche riprese in prima persona, che possono essere salvate e riprodotte in un secondo momento su un ampissimo numero di dispositivi (smartphone, PC, televisori), o anche condivise in rete sui social o su piattaforme dedicate.
Sempre più ciclisti decidono di installare una sulla propria bicicletta: i motivi di questa scelta, come vedremo, sono tanti e tutti estremamente validi. In questa guida vedremo più da vicino come sono fatte le videocamere per bici, i loro principali utilizzi e le caratteristiche dei modelli migliori sul mercato.
Perché utilizzare una videocamera per bici?
Sono diversi i motivi per cui ogni ciclista dovrebbe dotare la bici di una o più videocamere. A grandi linee, possiamo farli rientrare tutti in tre grandi categorie: sicurezza stradale, intrattenimento e monitoraggio dell’allenamento.
Sicurezza stradale
Il primo motivo che spinge molti ciclisti ad installare una videocamera è la sicurezza stradale. È facile intuirne il motivo: sulla carreggiata, condivisa con mezzi ben più grandi e pesanti come le auto e i camion, la bicicletta corre sicuramente i rischi maggiori.
Ogni ciclista avrà vissuto l’esperienza di essere messo in una situazione di pericolo, a causa di conducenti disattenti o che hanno violato espressamente il codice della strada. Anche strade in cattivo stato di manutenzione, con segnaletica e sistemi di protezioni assenti, o con un fondo stradale non ottimale, possono essere causa di incidenti.
In tutti questi casi, la videocamera è un accessorio indispensabile. Funziona come una dashcam per auto, registrando tutto quello che accade davanti (e, in una certa misura, attorno) alla bici, così da avere una testimonianza concreta e insindacabile in caso di incidenti.
Questi dispositivi sono allora consigliati non solo per chi fa delle uscite in bici di stampo più agonistico, ma anche per chi, semplicemente, usa questo mezzo per muoversi anche su tratti urbani, o comunque per percorrere distanze consuete come quelle che separano la casa dal lavoro.
Intrattenimento
Inutile negarlo, la videocamera per bici è spesso usata anche come fonte di intrattenimento. Permette di registrare riprese di ottima qualità, che possono essere salvate e riviste in un secondo momento, o anche editate con appositi programmi per creare dei video mozzafiato da condividere in rete o con gli amici.
Le action cam sono sicuramente i dispositivi più adatti a questo scopo. Grazie a sensori digitali ad altissima risoluzione e ad avanzati sistemi di stabilizzazione video, catturano immagini non solo “utili” (come nel caso delle dash cam), ma anche esteticamente appaganti.
Non a caso sono la scelta preferita soprattutto di chi usa la bici (in particolar modo la Mountain Bike) per lunghe escursioni, magari su piste extraurbane o in spazi naturali o metropolitani di grande impatto visivo.
Monitoraggio dell’allenamento
Da non sottovalutare è anche l’aiuto che le videocamere per bici offrono agli sportivi, ovvero a tutti quei ciclisti che usano la bicicletta per allenarsi in maniera più o meno spinta.
La possibilità di rivedere l’itinerario con una visuale in prima persona, permette di analizzare eventuali errori commessi, o di studiare al meglio un percorso per ottimizzare la pedalata. In questo la action cam si rivelano molto utili, anche perché spesso dotati di sistemi come il GPS che, oltre alle immagini, catturano contemporaneamente anche dati utili sulla posizione e sull’altitudine, informazioni preziose per studiare e analizzare un percorso in bici.
Caratteristiche principali di una action cam per il ciclismo
Ad un primo sguardo, le action cam sembrano tutte uguali. Questo è vero soprattutto per i dispositivi più economici che, diciamocela tutta, non brillano quanto a originalità né del design, né delle caratteristiche tecniche.
È importante, però, conoscere le caratteristiche principali di questo tipo di dispositivi, così da poter scegliere al meglio quello che più si adatta alle proprie esigenze.
Peso, design e dimensioni
Le caratteristiche che più di tutte distinguono una action cam da una videocamera tradizionale sono il peso, il design e le dimensioni. Le action cam sono dispositivi estremamente compatti e leggeri (il peso è nell’ordine delle decine di grammi), con un design che ne semplifica il posizionamento e il trasporto.
Action Cam all’apparenza simili possono essere, in realtà, molto diverse. La questione del design non riguarda solo l’estetica del prodotto, ma anche la sua capacità di resistere o meno a determinate condizioni d’uso. Molte camere di fascia alta e medio-alta offrono tutta una serie di certificazioni che garantiscono una certa resistenza agli urti, ad esempio, così come anche alle immersioni, e senza utilizzare custodie o accessori esterni.
Qualità delle immagini
Il compito principale di una action cam è quello di registrare delle immagini, ed è quindi scontato che la qualità di queste sia una delle caratteristiche principali da valutare al momento dell’acquisto. Ci sono alcuni elementi che possono essere utili per una prima valutazione.
Il tipo di sensore utilizzato, ad esempio. Alcuni sensori sono noti per la qualità delle immagini che catturano, raggiungendo ottimi livelli di definizione e di fedeltà dei colori. Il consiglio è di orientarsi su un sensore con risoluzione 4K con una buona gamma cromatica, quali sono ad esempio i sensori Sony presenti su molte action cam del momento.
Nel caso delle riprese, la qualità dipende anche da fattori come il frame rate e la stabilizzazione. Un video registrato a 60 fps è molto più fluido e godibili di uno registrato in condizioni identiche, ma a 30 fps. Nel caso delle videocamere per bici, caratterizzati da una elevata velocità, avere un buon frame rate è indispensabile per evitare immagini “scattose”.
Discorso simile vale per i sistemi di stabilizzazione, pensati per ridurre le oscillazioni dovute ai movimenti della camera. Senza di questi, si è spacciati. Alcune cam usano una stabilizzazione digitale, che funziona piuttosto bene con video “stabili”, ma che mostra tutti i suoi limiti nel caso di riprese realizzate in condizioni più vivaci (come quelle fatte in bici). Per questo è consigliato scegliere, per il ciclismo, una camera con stabilizzazione ottica, l’unico sistema in grado di contrastare realmente le vibrazioni durante l’uso.
Autonomia
A differenza dei sistemi di ripresa di altri veicoli, come quelli per auto e moto, la camera per bici non può contare su una fonte di alimentazione esterna, perché la bici non è (quasi mai) dotata di un proprio impianto elettrico. Le cam per bici sono quasi sempre camere a batteria, e che hanno quindi un’autonomia limitata.
I modelli più avanzati sul mercato garantiscono anche diverse ore di ripresa con una sola ricarica, un’autonomia sufficiente per escursioni non particolarmente lunghe, o per riprese non continue, ma solo di particolari momenti cruciali. In ogni caso, le cam sono facilmente ricaricabili utilizzando, ad esempio, una powerbank: se ne trovano in commercio anche di molto piccole, e con una elevata capacità.
Opzioni di montaggio
Una videocamera per bici può, come vedremo meglio nel prossimo paragrafo, essere posizionata in più punti. Per farlo è però necessario che siano presenti dei sistemi di aggancio o degli accessori che ne permettano il posizionamento in vari punti.
Alcune action cam sono dotate di sistemi di aggancio magnetici che garantiscono una buona presa e si rivelano utili per un gran numero di situazioni. In molti casi, le cam sono disponibili anche in kit che includono tutti gli accessori necessari per il montaggio su moto, caschi e biciclette.
Dove posizionare una videocamera per bici
Molti ciclisti sono ancora incerti sull’acquisto di una videocamera per bici, perché temono che questo accessorio possa essere in qualche modo d’intralcio, peggiorando l’esperienza di guida. Non è affatto così: queste telecamere offrono numerose possibilità di posizionamento, venendo incontro alle esigenze (anche di comfort) di tutti.
Sono tre i modi principali di installare la videocamera: sul manubrio, sul casco e sul torace. Partiamo col dire subito che nessuna di queste tre posizioni è migliore in assoluto rispetto alle altre, ma ognuna di queste ha dei punti di forza e di debolezza.
Il posizionamento sul manubrio è una scelta molto gettonata, perché permette di ottenere delle riprese stabili, così da avere un’inquadratura fissa che rende spesso più piacevole la visione dei filmati. Esistono un’ampia varietà di supporti per installare la telecamera sul manubrio, e gli ottimi sistemi di stabilizzazione di cui sono ora dotati questi dispositivi, uniti alla posizione favorevole, permettono di raggiungere un elevato livello qualitativo.
La seconda scelta per popolarità posizionare la videocamera sul casco. Una soluzione interessante, perché permette di catturare appieno il punto di vista del ciclista. La ripresa non è fissa, ma segue i movimenti della testa di chi sta guidando la bici, con tutti i pro e i contro che ne derivano. Da un lato, vengono fuori riprese molto immersive, un vero e proprio POV; dall’altro i continui movimenti della testa (che sono molto più frequenti di quanto non si creda) e la posizione meno comoda per i sistemi di stabilizzazione, rendono i filmati registrati meno stabili.
In ultimo, il posizionamento al torace, attraverso degli appositi supporti: il punto di vista ottenuto è sicuramente particolare, perfetto per ottenere delle angolazioni meno canoniche. Non a caso viene usato per seconde telecamere, raramente per la camera principale.
Le principali videocamere per bici del momento
Come abbiamo visto, le videocamere per bici vengono utilizzate soprattutto per la tutela della sicurezza del ciclista e come sistema di ripresa video per l’intrattenimento. Da questi due scopi principali derivano altrettante categorie di cam per bici.
Da un lato ci sono le action cam, dispositivi che brillano per la qualità delle riprese, e che sono in grado di catturare immagini con una qualità paragonabile a quelle delle videocamere digitali professionali. Un esempio di questa famiglia di device è dato dalla Insta360 GO 3S.
Si tratta di una delle action cam più avanzate sul mercato, dotata di un fantastico sensore digitale 4K MegaView FOV, che permette di realizzare riprese ad altissima definizione e con un ampio angolo di visione. Grazie alla stabilizzazione FlowState le immagini registrare sono esenti da vibrazioni e tremolii, rendendo questa cam perfetta per l’utilizzo in bici.
È leggera, robusta e resistente, godendo delle certificazioni IPX4 e IPX8, che ne permettono l’uso sotto la pioggia o anche in immersione, fino a 10 metri. I 140 minuti di autonomia sono perfetti per giri in bici di breve e media durata, ma basta una powerbank per allungare notevolmente l’autonomia.
Chi cerca invece un dispositivo maggiormente orientato sulla sicurezza, può optare per la Midland Bike Guardian PRO.
Si tratta, in questo caso, di una camera più pensata all’uso come dash cam, dotata di sensore Sony 2K e di un buon sistema di stabilizzazione. Le immagini sono chiare e nitide, anche se meno spettacolari di quelle ottenibili con una action cam professionale.
Di contro, questa dash cam è super resistente (certificazione IP65 e struttura in alluminio), facile da installare anche sul casco e dotata di una buona autonomia (2 ore).
Conclusioni
Il prezzo delle videocamere per bici e, in generale, delle dash cam e delle action cam ha reso questi dispositivi accessibili a tutte le tasche.
Una spesa minima, ripagata dalla grande utilità di queste camere, perfette sia per tutelare la propria sicurezza in strada, sia per trasformare in splendidi ricordi da rivedere le proprie escursioni in bici.
Domande frequenti sulle videocamere per bici
Una acton cam è una videocamera leggera e di piccole dimensioni, utilizzata in genere per riprese “sportive” e installata, con appositi supporti, su biciclette, moto, caschi, droni e molto altro ancora.
La videocamera può essere posizionata in diversi punti della bici, sia sul manubrio che sul telaio, o anche indossata dal ciclista sul casco o sul torace, attraverso appositi supporti.
Una videocamera per bici serve sia per realizzare riprese sportive, sia per tutelare la propria sicurezza, funzionando in questo caso come una vera e propria dash cam.