Devo confessarvi una cosa. Quando Apple iniziò lo streaming di presentazione di quello che sarebbe stato il Keynote di presentazione degli attuali iPhone, riponevo ben poche speranze circa rivoluzioni estreme dello smartphone della mela.
Le speranze si annullarono del tutto quando un raggiante Phil Schiller iniziò la presentazione di iPhone 11 prima, ed Apple iPhone 11 Pro e Max in seguito.
Se difatti ci pensate un attimo, è da parecchi anni che ormai Apple ripropone essenzialmente uno smartphone con lo stesso design, introdotto inizialmente su iPhone 6, leggermente ritoccato nei materiali (vetro nel posteriore per la ricarica wireless ed acciaio sui bordi) e nel design anteriore (con l’avvento del borderless, odiosissima notch esclusa).
A fine presentazione, le prime conclusioni che trassi furono inevitabili: che pizza! Siamo di fronte al solito banalissimo iPhone, una versione S S rivisitata con nuova cpu, nuove fotocamere, ma per il resto la solita minestra riscaldata.
Ho quindi acquistato con parecchia disillusione Apple iPhone 11 Pro ed Apple iPhone 11 Pro Max (a proposito Apple, cortesemente nomi più umani, altrimenti correremo il rischio di avere in futuro un iPhone Pro Max Super Mega Rumpelstiltskin) e l’ho iniziato ad usare.
Ebbene, a distanza di qualche giorno devo ammettere che questo è l’iPhone migliore che abbia mai posseduto ad oggi, e questo principalmente a causa di due funzionalità che finalmente hanno permesso a questo iPhone 11 Pro di “spezzare col passato”.
Ma andiamo con ordine.
Apple iPhone 11 Pro: un design trito e ritrito
Partiamo da quello che a mio giudizio ha ormai stufato: il design. Come detto prima, da questo punto di vista ogni iPhone da parecchi anni ad oggi sembra praticamente identico al precedente.
Forma a saponetta (scivolosa a dir poco, ma che quest’anno è resa meno scivolosa da un elegante vetro opaco leggermente ruvido al tatto sul posteriore) ereditata da iPhone 6 nel 2014 (sono passati solo 5 anni, una quisquilia nel settore tech) e che ha visto solo una lieve rivisitazione con iPhone X, l’iPhone del decennale.
Sul retro di iPhone 11 Pro a mio giudizio Apple ha cercato di mitigare una delle brutture peggiori mai viste in un iPhone: difatti, la necessaria evoluzione del sistema di fotocamere del melafonino ha visto inizialmente l’avvento della fotocamera sporgente (iPhone 6) per passare a quello che io ho definito anni fa un “bubbone” (la fotocamera di iPhone 7 ed 8) per passare così al tristemente noto semaforo di iPhone X, ed infine alla novità di quest’anno: il sistema di tripla fotocamera, di cui vi parlerò in seguito, che ricorda molto da vicino il fornello ad induzione tanto usato nelle nuove cucine di ultima generazione.
Non a caso ho parlato di mitigare: rispetto ai mockup visti prima del lancio, il sistema di tripla fotocamera si inserisce in maniera più armoniosa sul pannello posteriore, grazie alla presenza di un vetro opaco (totalmente trasparente invece su iPhone 11, così come il retro di questo telefono) ma soprattutto grazie ad una “scalettatura” che si collega in maniera più dolce al retro del melafonino.
La scalettatura purtroppo è doppia, poichè sulla base di vetro sporge il sistema di fotocamere. Non bellissimo il tutto dal punto di vista estetico, anche se, grazie soprattutto all’aumento di spessore di iPhone 11 Pro, la sporgenza è meno visibile rispetto ad iPhone XS.
Altra novità di design è il retro in vetro opaco. Io ho scelto la colorazione verde notte, che a tratti vira sul grigiastro. Questo vetro è stato definito da Apple come il più resistente mai concepito su uno smartphone (e devo dire che i test di caduta, come quello che vedi in questo video, sembrano dar ragione all’azienda), ma soprattutto il fatto che sia leggermente ruvido al tatto, dona ad iPhone 11 Pro quella sensazione di Grip che mancava ormai da parecchio tempo (direi da iPhone 6).
Nessuna novità sul fronte porta di ricarica: anche quest’anno assistiamo all’ennesima riproposizione della porta lightning, anche questa ormai in procinto di andare in pensione per essere sostituita dalla più moderna porta USB-C (ormai di serie su tutti i modelli di MacBook e persino nel nuovo iPad Pro 2018).
Anche in questo caso, non riesco proprio a capire come Apple preferisca una line-up totalmente frammentata: chi infatti possiede un iPad, un MacBook ed un iPhone 11 Pro si troverà costretto a girare con un guazzabuglio di cavi (o in alternativa adattatori), quando invece il tutto si sarebbe potuto risolvere includendo un ingresso USB-C direttamente nel nuovo iPhone (magari almeno su iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max, giusto per conferire loro quell’aggettivo Pro che qui sembra sia stato inserito quasi solo per differenziare i due modelli rispetto a quello più economico).
All’interno della confezione troviamo l’ormai classica dotazione di serie: caricabatterie (con ricarica rapida nelle versioni Pro e Pro Max, assente nella versione “barbon edition”), auricolari earpods e cavo di ricarica (che segna l’inizio della svolta: usb-c – lightning)
Apple iPhone 11 Pro: uno schermo bellissimo, ma già visto
Poche novità anche sul fronte display: anche quest’anno la line up di Apple prevede un iPhone 11 con display di tipo LCD di tipo liquid retina display (nome markettaro per definire un display praticamente identico all’anno scorso, già visto su iPhone XR), mentre iPhone 11 Pro ed iPhone 11 Pro Max montano un display di tipo OLED.
Anche in tal caso, visto il termine usato sui modelli di punta “PRO”, mi sarei aspettato quantomeno un display con promotion che abbia un refresh rate di 120Hz, così come introdotto su iPad Pro 2018. Anche quest’anno ne sentiremo la mancanza, aspettando che Apple decida di far qualcosa sul prossimo iPhone 12.
Aumenta la luminosità massima fino a 1200 nits (contro i 660 di iPhone XS), ma resta la medesima risoluzione e soprattutto l’ormai stravecchia notch (che ho imparato ad odiare sin dai tempi di iPhone X).
Anche per la Notch, aspetteremo pazientemente iPhone 12, sperando che stavolta Apple decida di svegliarsi, innovare il design e magari dotare il proprio smartphone di un display veramente borderless (la fotocamera frontale all’interno del display sarebbe un grosso passo in avanti, del resto Oppo ha fatto da precursore, e pare che Xiaomi sia intenzionata a perfezionare ulteriormente la cosa con il suo Xiaomi Mi Mix Alpha).
Non è presente un touchID a display, ed a dispetto dei proclami il faceID di iPhone 11 Pro, pur essendo più veloce di XS (ma questo grazie ad iOS 13, che ha velocizzato l’animazione di sblocco pure nei precedenti modelli) non ha particolari innovazioni.
Lo sblocco avviene su inclinazione circa pari a quelle di iPhone XS: dimenticatevi quindi di sbloccarlo se il vostro volto è troppo inclinato rispetto al telefono (situazione classica: telefono sul tavolo).
Apple iPhone 11 Pro night mode camera: finalmente una fotocamera come si deve
Capitolo a parte la fotocamera (che rappresenta uno dei veri punti di questo smartphone).
Intendiamoci: il design della soluzione a tre fotocamere non mi piace proprio. Tuttavia è innegabile come quest’anno Apple su questo aspetto si sia finalmente allineata alla concorrenza, anche e soprattutto sugli scatti in notturna.
I nuovi iPhone 11 Pro ed iPhone 11 Pro Max montano infatti una tripla fotocamera con lente ultrawide (assente nel modello iPhone 11), wide e telephoto.
L’implementazione è quella classica già vista su altri smartphone Android: un tap per passare dalla modalità ultrawide (nella quale inquadrerete tutto il paesaggio che vi circonda) alla wide, per finire alla telephoto zoomata.
Anche in tal caso, la scelta adottata da Apple circa la collocazione delle camere non è a mio giudizio casuale: a differenza di altre proposte del settore, che si sono limitate ad allungare lo stile a semaforo, Apple ha scelto una soluzione triangolare, molto probabilmente per avere i fuochi delle camere più vicini tra di loro ed evitare “scatti” nel passaggio tra una camera e l’altra.
Ed in effetti questa soluzione premia, grazie anche alla nuova CPU A13 Bionic: la transizione tra le camere è praticamente istantanea, e non si nota alcun lag.
Ma la vera innovazione su questo fronte è la modalità night mode: finalmente iPhone 11 Pro segna un notevole passo avanti in tal senso.
Ricordate infatti le foto fatte coi vostri vecchi iPhone in notturna? visi bui, zone poco illuminate, rumore di fondo?
Ecco, tutto questo sarà un lontano ricordo grazie alla modalità night mode (caratteristica questa già vista nei Pixel di Google): grazie ad essa infatti, non appena iPhone 11 Pro noterà un ambiente con poca luce, abiliterà in automatico questa funzione che scatta foto in sequenza prima e dopo lo scatto, per poi rielaborarle successivamente in un’unica foto eliminando rumore digitale scegliendo i pixel migliori da tutte le foto.
Gli scatti che ne derivano sono davvero ottimi, e finalmente rendono per la prima volta nella storia un iPhone utilizzabile anche in notturna. Unico risvolto della medaglia è quello di dover tenere l’iPhone il più fermo possibile durante lo scatto, per evitare eventuali micromossi (anche se il post processing dell’A13 Bionic sembra funzionare egregiamente sotto questo aspetto).
Apple iPhone 11 Pro Sample
iPhone 11 Pro durata batteria da urlo (e finalmente direi)
Altro punto forte dei nuovi iPhone 11, iPhone 11 Pro ed iPhone 11 Pro Max è la durata batteria, che finalmente segna un punto di svolta rispetto alle passate generazioni.
Qui siamo davvero ad un punto di svolta: a dispetto dei proclami di Apple, che vedevano alla presentazione di ogni nuovo iPhone incrementi stratosferici dell’autonomia, qui stavolta i patti sono stati rispettati.
Durante il Keynote di presentazione infatti, Apple ha assicurato un’autonomia per iPhone 11 Pro superiore di ben 4 ore rispetto al modello precedente, e di ben 5 ore per iPhone Pro Max.
Ho utilizzato iPhone 11 Pro staccandolo dalla basetta di ricarica alle 8.00 del mattino, e dopo averlo utilizzato con app molto impegnative (google maps, telegram, facebook, instagram, moltissime foto e video) ed in zone in cui il segnale 4g lasciava spesso il posto al 3G, sono riuscito a portare a casa il telefono con un 2% di batteria alle 23 di sera.
Un utilizzo analogo di iPhone XS mi avrebbe portato al massimo al primo pomeriggio.
iPhone 11 Pro Vs iPhone XS: Vale la pena cambiare?
Se quest’anno la vostra scimmia combatte la lotta tra iPhone 11 Pro Vs iPhone XS, il consiglio mio è il seguente: sebbene il design sia lo stesso ormai da parecchi anni, se siete alla ricerca di un vero e proprio cameraphone con una autonomia davvero convincente, vi consiglio caldamente il passaggio da iPhone XS al nuovo iPhone 11 Pro: avrete una autonomia da urlo ma soprattutto un guadagno nelle foto in notturna considerevole.
iPhone 11 Pro VS iPhone X: Vale la pena cambiare?
Le considerazioni riportare un po più in su, sono valide a maggior ragione nel passaggio iPhone 11 Pro Vs iPhone X: in tal caso, godrete anche di un paio di anni di aggiornamenti di iOS in più rispetto ad iPhone X.
iPhone 11 Pro opinioni e considerazioni finali
Siamo di fronte all’iPhone della svolta: sebbene infatti Apple ci abbia abituato ad una evoluzione, piuttosto che ad una rivoluzione, l’autonomia e le foto in notturna costituiscono due vantaggi di non poco conto rispetto agli iPhone del passato.
Avrei gradito una USB-C per rendere omogenea la line-up e non dovermi portare diversi cavi in borsa.
Mi sarebbe piaciuto uno stacco col passato e con l’odiosissima notch, e nuove funzionalità come il reverse charge (che ad onor del vero iPhone 11 Pro integra a livello hardware, ma che non è possibile attivare causa mancanza di iOS 13) e magari un touchID a display.
Tutte mancanze che a mio giudizio non rendono onore all’aggettivo PRO di questo iPhone. Tutte mancanze che sono sicuro saranno colmate (si spera) con iPhone 12.
Apple iPhone 11 Pro Scheda Tecnica
SCHEDA TECNICA | Apple iPhone 11 Pro |
---|---|
DIMENSIONI | 154.2x74.5x7.9 mm |
PESO | 188 g |
MATERIALI | Vetro fronte/retro, acciaio sul frame |
DISPLAY | 5.8'' OLED |
RISOLUZIONE | 1125 x 2436 - 458 PPI |
CHIPSET | Apple A13 Bionic |
CPU | Hexa-core (2x2.65 GHz Lightning + 4x1.8 GHz Thunder) |
GPU | Apple GPU (4-core graphics) |
RAM | 4 GB |
MEMORIA INTERNA | 64, 256, 512 GB |
MICRO SD | NO |
FOTOCAMERA ANTERIORE | 12 MP f/2.2 |
FOTOCAMERA POSTERIORE | 12 MP, f/1.8, 26mm (wide), 1/2.55", 1.4µm, PDAF, OIS 12 MP, f/2.0, 52mm (telephoto), 1/3.4", 1.0µm, PDAF, OIS, 2x optical zoom 12 MP, f/2.4, 13mm (ultrawide) |
BATTERIA | 3190 mAh |