Bq Aquaris X recensione del nuovo smartphone del segmento midrange dell’azienda Spagnola.
Dopo qualche smartphone e qualche tablet made in BQ che non mi hanno convinto del tutto, BQ torna alla carica con questo BQ Aquaris X, che al prezzo al quale viene proposto, ha tutte le carte in regola per diventare uno dei midrange che più ho apprezzato.
BQ Aquaris X recensione design ed ergonomia
Vetro anteriormente, plastica sul posteriore. Materiali cheap ma che nel complesso gli conferiscono l’onorificenza di “smartphone da battaglia”. Ho testato Aquaris X per molti giorni durante le mie vacanze in spiaggia, senza cover ne pellicola, e devo dire che si è comportato davvero bene. Sempre sul posteriore ritroverai la fotocamera da 16 megapixel f/2.0 con flash led, il sensore di impronte digitali (a volte lento, ma non ha mai sbagliato un colpo), ed il logo dell’azienda BQ in bella mostra.
Anteriormente, BQ Aquaris X ha tre tasti posti in basso soft touch non retroilluminati (che più di una volta mi hanno creato qualche problema, soprattutto in condizioni di scarsa luminosità, quando per sbaglio tornavo alla Home invece di andare semplicemente alla schermata precedente), con al centro il tasto home che riprende il logo dell’azienda spagnola.
Nel complesso quindi design promosso, anche se che mi ricorda (ed ha ricordato a mia moglie, che l’ha scambiato da pura profana per il melafonino) da vicino iPhone (intendiamoci, non lo giudico un difetto, da questo punto di vista iPhone ha ancora molto da insegnare in questo campo).
BQ Aquaris X recensione display
Monta un pannello IPS LCD da 5.2” con risoluzione fullHD da 1080 x 1920 pixel oleofobico. Buoni gli angoli di visione (grazie all’utilizzo della tecnologia in-cell, la quale permette di unire LCD e touch in un’unica componente) e buona la luminosità (si legge benissimo anche sotto il sole cocente delle spiagge sicule). Ottimi i colori e la saturazione, buoni anche i neri per un IPS, il tutto grazie alla tecnologia denominata Quantum Color: peccato per l’assenza di una taratura dei colori che possa permettere magari configurazioni standard.
Lato design, il display curva dolcemente sui bordi con curvatura 2.5D. Godibile per la vista anche se accentua il classico effetto saponetta.
BQ Aquaris X recensione hardware
Sotto il cofano nulla da dire. Abbiamo il processore SnapDragon 626, con otto core che viaggiano a frequenza di 2.2. GHz, GPU Adreno 506 e 3 GB di RAM. Indipendentemente dalla scheda tecnica (che ripeto è notevole), lo smartphone si comporta bene. Ho utilizzato più volte molte applicazioni pesanti (gaming 3D come Real Racing, insieme a sessioni spacca schiena di Sparatutto) di app, e passando da un’app all’altra mediante multitasking non ho mai avuto alcun reload.
A ciò, si aggiunga l’esperienza utente fornita da BQ con un Android che rasenta la versione stock, e che fornisce fluidità ed una interfaccia che, almeno personalmente, mi piace in quanto snella e scevra di distrazioni.
Smartphone BQ Aquaris X: Fotocamera
Sul reparto fotografico, c’è ancora qualcosina da limare. La fotocamera da 16 megapixel ha ottiche ormai non al passo coi tempi con apertura f/2.0, e che sebbene vada più che bene in condizioni di buona luminosità, non riesce a tenere testa ad altri smartphone di questa fascia di prezzo a causa dell’inevitabile rumore digitale cui si assiste ad alti ISO. Particolarmente gradita, la modalità manuale che permette di regolare tempo di esposizione ed ISO, per i più esigenti smartphone lovers che sono al contempo amanti della fotografia.
Particolarmente apprezzato inoltre, il flash led, che è di tipo dual tone, e che dosa sapientemente tonalità calde e fredde, per restituire foto in notturna con colori il più possibile naturali.
Per il resto, la fotocamera è dotata di autofocus, e può realizzare video in 4K a 30 FPS. Carino lo slow motion, che viene gestito a 720p con 120 frame per secondo. Ultima chicca, lo stabilizzatore Vidhance, che gestisce l’effetto mosso in maniera davvero egregia.
BQ Aquaris X recensione software ed autonomia
Android Stock in salsa Nougat, che mi ricorda molto da vicino smartphone più blasonati (chi ha detto pixel?). Drawer delle applicazioni che si richiama con uno swype verso l’alto e pressione sulle app che, ereditando quando di buono c’e’ in Nougat, prevede l’apertura di un menu contestuale simil 3D Touch per le funzioni rapide.
Lato internet su questo smartphone BQ è presente Chrome. Non e’ un browser che amo, ma in questo smartphone gira senza particolari problemi, e che mostra solo un filino di lag durante le operazioni più pesanti.
Davvero eccezionale l’autonomia. Utilizzandolo nelle vacanze (in cui è noto l’uso smodato di 4G per sopperire alla mancanza di Wi-Fi) sono arrivato a sera col 10% di batteria. Un risultato che, sotto Wi-Fi di una giornata normale, potrebbe farmi pensare all’idea di un giorno e mezzo di uso normale. La batteria ad ogni modo ha un consumo nella norma, senza sbalzi (grazie anche all’ottimizzazione fornita dallo Snapdragon 625).
Conclusioni
Un buono smartphone. Sebbene non eccella sotto alcun punto di vista in particolare, fa bene tutto quello che fa. Avrei preferito materiali più nobili e una fotocamera con ottica un po più luminosa, tuttavia mi piace il modo di fare di questa azienda che sembra curare nel dettaglio tutto ciò che fa, ma che soprattutto supporta al meglio lato software i suoi device con aggiornamenti frequenti. Promosso, tra i telefoni BQ sicuramente uno dei migliori.
FOTO PRODOTTO BQ AQUARIS X