Caldo, elegante, figlio di una bellezza senza tempo: il parquet è senza dubbio uno dei pavimenti più amati, ma anche uno di quelli che più spaventa chi deve provvedere alla sua pulizia. Rispetto ad altre superfici dure, il legno desta più preoccupazioni: come lavare il parquet senza rovinarne la finitura?
In realtà, i pavimenti in legno sono più resistenti di quanto non si creda, e anche la loro pulizia non è affatto più complessa di quella tradizionale. Bisogna solo fare attenzione a evitare comportamenti sbagliati che potrebbero danneggiare irreparabilmente il legno, ma, come vedremo, si tratta veramente di pochi consigli da tenere a mente.
I consigli per lavare il parquet
Va subito fatta una precisazione: i parquet non sono tutti uguali. Il primo consiglio è, quindi, capire qual è il tipo di pavimentazione che abbiamo in casa, così da scegliere la miglior procedura di lavaggio possibile e i prodotti più adatti a quel determinato tipo di superficie.
Il mondo dei parquet è veramente grande: le doghe (o listelli) possono essere realizzate in diverse essenze, ovvero tipi di legno, e prodotte con varie procedure che garantiscono caratteristiche meccaniche, proprietà e finiture differenti.
Per quanto riguarda la pulizia, è necessario soprattutto tenere conto del tipo di finitura del parquet. Le tipologie più diffuse sono due: parquet verniciato e parquet oliato. Entrambi queste finiture sono pensate per conferire al legno una maggiore resistenza, allungandone la vita.
I parquet verniciati, come lascia intuire il nome, vengono trattati con uno strato di vernice che conferisce loro una patina superficiale molto resistente all’usura. Sono i più facili da pulire: l’unico consiglio è di rimuovere di frequente la polvere e i detriti solidi, perché potrebbero causare graffi e abrasioni. Il lavaggio può avvenire anche con un semplice panno umido: da evitare assolutamente acidi e detergenti aggressivi.
I parquet oliati sono trattati con olii e cere che mettono in risalto la bellezza del legno, portando alla luce tutte le sue venature. Questa finitura, però, ha una durata limitata nel tempo: è per questo motivo che i parquet oliati, oltre ad essere spazzati e lavati regolarmente, devono essere anche nutriti con appositi olii e cere. Una procedura non particolarmente complessa e che, soprattutto, va ripetuta non più di una volta ogni 6-9 mesi.
Come lavare il parquet con una lavapavimenti
Utilizzare una lavapavimenti permette di velocizzare e semplificare notevolmente le operazioni di pulizia di un parquet. A dire il vero, sono ancora molti quelli che sconsigliano di utilizzare dispositivi di questo tipo su pavimenti in legno, perché credono si corra il rischio di danneggiarli.
Non è così: certo, sono da evitare le scope a vapore, perché il parquet è molto sensibile all’acqua e alle alte temperature, ma sono oggi disponibili numerosi modelli di lavapavimenti che, con le dovute precauzioni, possono essere usati senza problemi con tutti i tipi di parquet.
Un modello di questo tipo è il dreame H12 Pro: si tratta di un aspirapolvere lavapavimenti con una buona autonomia, un prezzo molto concorrenziale e caratteristiche tecniche degne di nota.
Alla potente aspirazione, questa lavapavimenti affianca la possibilità di lavare le superfici grazie ad un rullo morbido che si rivela perfetto anche per i pavimenti in legno. È dotata di due serbatoi, uno da 900 ml per l’acqua pulita, uno da 700 ml per l’acqua sporca che viene raccolta dopo il lavaggio.
Questa lavapavimenti utilizza una soluzione detergente con formulazione delicata venduta dalla stessa Dreame, e che è adatta anche alle superfici in legno e ai laminati di vario tipo. Non c’è da temere: a differenza di altre soluzioni sul mercato, non ci sono saponi aggressivi che potrebbero rovinare il parquet.
La possibilità di asciugare la spazzola sia con la centrifuga che con l’aria calda permette di prevenire sulla stessa la formazione di muffe e funghi, e al tempo stesso si rivela un’opzione perfetta per rimuovere i liquidi in eccesso presenti sul pavimento, riducendo l’umidità post lavaggio, che è la principale nemica delle superfici in legno.
I robot lavapavimenti per parquet
Da quando hanno fatto la loro comparsa sul mercato, i robot lavapavimenti hanno segnato un vero e proprio punto di svolta nel mondo delle pulizie domestiche. Sono in grado di aspirare lo sporco e lavare superfici anche molto estese in modo del tutto automatico, liberando di fatto l’utente dall’onere di prendersi cura dei pavimenti e garantendo sempre la massima pulizia.
I modelli disponibili sono veramente tanti, con soluzioni anche molto economiche. Nel caso dei parquet, è bene optare per una soluzione top di gamma, come quella rappresentata dal Dreame L10s Pro.
Non un semplice robot lavapavimenti: il Dreame L10s Pro è un vero e proprio ecosistema pensato per automatizzare la pulizia di superfici dure (come i parquet) e morbide (tappetti e moquette), dotato di una stazione che, oltre a funzionare come base di ricarica, permette al robot di pulire e igienizzare i due moci rotanti di cui dispone, svuotare il materiale secco aspirato e i liquidi sporchi, e caricare acqua pulita e detergente.
Un robot con una elevata potenza di aspirazione (ben 7000 Pa), dotato di alcune feature estremamente interessanti, prima fra tutte la tecnologia MopExtend. È in grado di estendere e ritrarre automaticamente i moci, per lavare anche gli angoli della casa più difficili, garantendo un parquet pulito al 100%.
Non solo: il Dreame L10s Pro dispone anche di uno dei sistemi di navigazione più avanzati del momento, e grazie al PathFinder usa la luce strutturata 3D per individuare ed aggirare gli ostacoli. Grazie al sistema di pulizia DuoScrub, applica una leggera pressione e sfrutta il potere dell’acqua calda per rimuovere anche le macchie più ostinate. Un validissimo alleato per chi passa gran parte della gioranta fuori casa e non può dedicare molto tempo alla pulizia del parquet.
Consigli per non rovinare il parquet
I parquet sono superfici meno delicate di quanto si tenda a credere: soprattutto quelli verniciati, offrono un buon grado di resistenza, e con le dovute attenzioni possono resistere per molti anni preservandosi pressocché intatti.
Ci sono, però, alcune accortezze da avere per preservare la salute di questo tipo di pavimenti. Il primo, che riguarda la loro pulizia, è quello di non usare mai prodotti per il lavaggio troppo aggressivi. Sono da evitare detergenti a base di ammoniaca o con potere corrosivo, poiché questi potrebbero danneggiare irreparabilmente il legno.
I parquet, inoltre, sono piuttosto sensibili all’umidità e all’acqua in generale. Anche durante il lavaggio è bene fare in modo di non utilizzare troppa acqua, evitando di versarla direttamente sul pavimento. Le operazioni di pulizia dovrebbero avvenire, preferibilmente, con finestre e porte aperte, o comunque favorendo il ricircolo d’aria. Nel caso ci si accorga di aver utilizzato troppa acqua, è possibile rimediare asciugando fisicamente il parquet con uno straccio, e rimuovendo il liquido in eccesso.
Per allungare la vita dei parquet cerati, è bene affiancare alle normali operazioni di pulizia anche delle manutenzioni straordinarie, come il passaggio della cera. Basta farlo due volte l’anno per nutrire e ravvivare il legno, proteggendo il pavimento e migliorandone l’aspetto.
Il lavaggio del parquet dovrebbe avvenire sempre e comunque dopo aver spazzato con cura la superficie, rimuovendo ogni possibile detrito solido. I principali nemici dei parquet sono proprio le particelle solide, anche di piccole dimensioni, che possono causare graffi e abrasioni. Anche per questo sarebbe preferibile non calpestare il parquet con scarpe sporche, applicare feltrini protettivi sul fondo di mobili e sedie, e prestare attenzione anche alla lunghezza delle unghie degli animali domestici, qualora se ne abbiano in casa.
Conclusioni
I pavimenti in legno meritano cura e attenzione, ripagate dall’ineguagliabile eleganza di questi pavimenti che da sempre si rivelano in grado di elevare qualsiasi ambiente. Lavare un parquet, come abbiamo visto, non è affatto difficile come si è soliti pensare.
Le regole da rispettare sono poche e semplici: no a detergenti acidi o aggressivi, no a temperature elevate, no ad accumuli eccessivi di acqua, vista la sensibilità del legno all’umidità.
Se si tiene conto di questi pochi “divieti”, lavare il parquet diventa un gioco da ragazzi, tanto più che oggi è possibile contare su validissimi alleati, come le lavapavimenti, che aspirano e lavano in un un’unica passata, e i robot lavapavimenti, in grado di provvedere autonomamente al lavaggio delle superfici, anche di quelle in legno.
Domande frequenti su come lavare il parquet
Per lavare al meglio il parquet è bene utilizzare detergenti dedicati, poco aggressivi e in grado di sgrassare il legno senza rovinarlo. Vanno assolutamente evitati prodotti acidi o a base di ammoniaca.
Il parquet va lavato con la stessa frequenza di un normale pavimento. In molti casi, è sufficiente procedere con la pulizia due volte a settimana: è importante che il lavaggio sia sempre preceduto da un’accurata fase di rimozione della polvere e di altri detriti solidi. Per i parquet oliati, è consigliato aggiungere alla normale detersione il passaggio di olii e cere dedicate circa due volte l’anno.
Per non rovinare il parquet è indispensabile usare detergenti non aggressivi e acqua non troppo calda. Il legno mal sopporta l’umidità: è quindi bene lasciare arieggiare la stanza durante il lavaggio e rimuovere eventuale acqua in eccesso dalla superficie.