Come pulire i vetri: le soluzioni consigliate per superfici brillanti

Inutile negarlo: la pulizia dei vetri di finestre e balconi è tra le faccende domestiche più impegnative, meno amate e per questo anche più trascurate. Se alla fatica necessaria si aggiunge anche il fatto che molti non sanno come pulire i vetri, il risultato è scontato: queste superfici vengono spesso trascurate, dando talvolta vita ad uno spiacevole effetto di trascuratezza.

A cosa serve avere pavimenti e arredi brillanti, se poi i vetri sono polverosi, sporchi, o addirittura macchiati? È arrivato il momento di capire una volta per tutte come procedere con la loro pulizia, per avere il miglior risultato con il minimo sforzo possibile.

Questa guida vuole essere un vademecum a 360 gradi sulla pulizia dei vetri, dando non solo indicazioni sui prodotti da utilizzare e consigli su come procedere, ma anche suggerendo alcune novità nel mondo della pulizia “smart” che, proprio come accade già da anni con i pavimenti, permettono di semplificare notevolmente o addirittura automatizzare anche questa parte delle faccende domestiche.

Cosa utilizzare per pulire i vetri

Parlare di cosa utilizzare per pulire i vetri significa aprire un vaso di Pandora che contiene migliaia di trucchi e formule segrete. Ogni casalinga sostiene di avere la ricetta magica per lucidare al meglio i vetri, ricorrendo a prodotti di ogni tipo. Ammorbidente, alcool, aceto, bicarbonato: questi sono solo alcune delle soluzioni più utilizzate, ma la lista potrebbe continuare all’infinito.

In realtà, in alcuni casi può essere sufficiente anche la sola acqua: questo è vero soprattutto se vengono utilizzati dispositivi in grado di generare vapore, come ad esempio le scope a vapore. Per una classica pulizia “manuale”, il consiglio è di optare per un apposito detergente per vetri tra i numerosi disponibili in commercio (anche con prezzi estremamente economici).

Una soluzione alternativa e più “naturale” è data dall’utilizzo di una miscela a base di acqua e aceto, che sfrutta la capacità di quest’ultimo di ridurre gli aloni. Se ci si trova davanti ad uno sporco più ostinato – e cioè se sui vetri sono presenti delle vere e proprie macchie – è possibile sostituire l’aceto con un sapone sgrassante: i più utilizzati sono il sapone di Marsiglia e il classico detersivo per i piatti.

A prescindere dalla soluzione adottata, è sempre buona norma precedere l’operazione di pulizia vere a propria con una spolverata, per rimuovere non solo la polvere, ma anche altri eventuali residui solidi presenti sui vetri: questi, infatti, possono causare graffi e abrasioni.

Ogni quanto vanno puliti i vetri?

Sono in molti a chiedersi quale sia la frequenza con cui vanno lavati i vetri. Partiamo col dire che non esiste una regola fissa: molti dipende anche dalla stagione, dalla tipologia di vetro e, ovviamente, anche dalle condizioni ambientali e di inquinamento.

In linea di massima, lavare i vetri una volta al mese dovrebbe essere più che sufficiente per mantenerli lucidi e puliti. Resta comunque il fatto che la pulizia andrebbe effettuata, a prescindere dal tempo trascorso da quella precedente, ogni volta che i vetri iniziano a presentare un accumulo di polvere o la comparsa di macchie e di corpi esterni, che potrebbero ridurre la visibilità esterna.

In base al periodo dell’anno in cui vengono puliti i vetri, può essere necessario adottare alcune accortezze. In estate, ad esempio, è consigliato pulire i vetri o nelle prime ore della mattina o in orario tardo pomeridiano o serale. L’esposizione diretta alla luce del sole, soprattutto se intensa (come accade in estate), può causare una evaporazione troppo repentina di acqua e detersivo, che porta alla comparsa di aloni.

I robot lavavetri funzionano davvero?

La pulizia dei vetri è un’operazione che può richiedere molto tempo, soprattutto quando l’appartamento è dotato di numerose finestre e balconi, o peggio ancora di ampie vetrate, quali possono essere quelle tipiche delle verande.

In questi casi, la pulizia manuale diventa un vero e proprio incubo, obbligando a spendere ore ed ore per arrivare ad un livello accettabile. Per fortuna, anche in questo campo la tecnologia ci viene in soccorso, e lo fa grazie ad un particolare tipo di dispositivo che proprio negli ultimi anni sta acquistando una certa popolarità.

Si tratta del robot lavavetri: la sua funzione è chiara, e il modo in cui lavora può essere paragonato a quello dei robot aspirapolvere. Anche design e dimensioni sono molto simili, oltre ovviamente al principio di funzionamento: il robot lavavetri è in grado di attaccarsi al vetro, e di muoversi autonomamente (calcolando il percorso migliore) grazie ai sensori di cui è dotato.

Durante il suo percorso aspira lo sporco e deterge, utilizzando la sola acqua o, nei modelli più avanzanti, alternando la diffusione di acqua e detergente, così da garantire un livello di pulizia impeccabile. È facile capire quanto questo dispositivo si riveli essenziale nella cura di grandi superfici in vetro: una volta posizionato fa tutto da solo, evitando gli ostacoli e tenendosi aggrappato grazie ad un affidabile sistema che sfrutta la pressione del vuoto.

Come scegliere un robot lavavetri

La crescente diffusione dei robot lavavetri ha causato, come prevedibile, un aumento anche dei modelli disponibili sul mercato. Se da un lato questo incremento dell’offerta ha risvolti positivi (maggiore scelta e concorrenzialità dei prezzi), dall’altro può rappresentare un grattacapo per chi non ha molta esperienza riguardo questo tipo di dispositivi.

Scegliere un robot lavavetri può diventare molto complesso, ma seguendo pochi consigli non è difficile portare a casa il prodotto più adatto alle proprie esigenze. Un primo fattore da tenere in considerazione è quello che riguarda il prezzo.

Il range di prezzi dei robot lavavetri è molto ampio, e va dalle poche decine di euro dei modelli più economici agli oltre 500 euro necessari per le soluzioni top di gamma. Il consiglio è di evitare robot di fascia troppo bassa, che si rivelano essere più degli affascinanti giocattoli che non dei dispositivi di pulizia veri e propri. Nella fascia media – quella, per intenderci, che va dai 200 ai 350 euro – è possibile trovare alcuni dei device con il miglior rapporto qualità prezzo, come l’ECOVACS Winbot W1 Pro.

Scegliere un prodotto di questa categoria significa optare per un modello molto simile ai top di gamma, ma con un prezzo più accessibile. Questo ECOVACS, in particolare, è tra i robot lavavetri più venduti del momento: non è facile intuirne il motivo.

Ha un’elevata potenza di aspirazione (2.800 Pa), utilizza sia acqua che detergente ed è dotato di 3 modalità di pulizia (pulizia rapida, pulizia profonda e rimozione delle macchie). Grazie al panno in microfibra, asciuga il vetro senza lasciare aloni.

La tecnologia di navigazione WIN SLAM 3.0 lo rende estremamente efficiente nel calcolare il percorso ottimale, mentre i sensori gli permettono di pulire i bordi senza adattandosi ai diversi tipi di infissi. Inoltre, è dotato di funzioni smart, è può essere gestito da remoto attraverso l’app Ecovacs.

Altri sistemi per pulire i vetri

I robot lavavetri non sono gli unici dispositivi adatti alla pulizia di superfici in vetro. Altri piccoli elettrodomestici possono servire a questo scopo: tra questi, i lavavetri elettrici e alcuni modelli di scopa a vapore.

Come pulire i vetri con una scopa a vapore

La scopa a vapore, come lascia intuire il nome, utilizza il vapore per pulire e sanificare non solo i pavimenti, ma anche i tessuti e molte diverse tipologie di superfici. Sul mercato si trovano diversi modelli, alcuni dei quali dotati di accessori che permettono l’utilizzo anche sulle superfici in vetro, e che quindi rendono il dispositivo adatto anche alla pulizia di finestre, balconi e verande.

Una scopa a vapore particolarmente adatta a questo scopo è la Polti Vaporetto 3 Clean. Si tratta dell’ultima evoluzione di una famiglia di scope a vapore che ha fatto la storia del settore, tant’è che ancora oggi si sente spesso utilizzare il termine “vaporetto” come alternativa a scopa a vapore.

Questo modello in particolare è tra i migliori per la pulizia dei pavimenti, perché funziona anche come aspirapolvere ad alta potenza. La Polti Vaporetto 3 Clean aspira e lava in una sola passata, non necessita di detersivo (igienizza utilizzando l’acqua trasformata in vapore ad alta temperatura) e può funzionare come lavapavimenti, come aspiratore e come pulitore portatile.

La presenza nell’ampia dotazione di accessori dedicati alla pulizia dei vetri la rende perfetta al nostro scopo, con il vantaggio, rispetto ad altre soluzioni, di non utilizzare detergenti chimici, ma il solo potere pulente del vapore acqueo.

Come pulire i vetri con un lavavetri elettrico

Il lavavetri elettrico è un piccolo dispositivo, di norma a batteria (ma ne esistono anche cablati), che permette di velocizzare la pulizia delle superfici in vetro e di ridurre gli aloni, poiché alla detersione affianca l’aspirazione delle gocce. È quindi in grado di pulire e asciugare i vetri evitando che l’acqua in eccesso crei delle macchie sulle superfici.

Esistono molti modelli di lavavetri, e in genere si tratta di prodotti piuttosto economici, con un prezzo medio che si attesta sui 50 euro e che difficilmente supera i 100. Un’ottima soluzione per chi non vuole investire un grosso budget, ma cerca comunque un sistema per velocizzare o migliorare la pulizia dei vetri.

Tra i tanti lavavetri disponibili, il Kärcher WV 2 si ritaglia sicuramente un posto d’onore. Prodotto da uno dei marchi leader del settore, questo aspiragocce lavavetri è comodissimo da usare e può essere utilizzato ovunque, grazie alla presenza di una batteria agli ioni di litio che garantisce un’autonomia di 35 minuti.

È molto leggero (appena 600 grammi), ma l’autonomia limitata e il serbatoio da soli 100 ml lo rendono adatto alla pulizia di superfici non particolarmente estese (fino a 75 mq). Può essere utilizzato anche per piani cottura a induzione, box doccia, e molto altro ancora.

Conclusioni

Nei paragrafi di questa guida abbiamo visto come pulire i vetri, con che frequenza farlo e quali sono i dispositivi di nuova generazione che più possono darci una mano nel portare a termine questa spesso poco piacevole, ma sicuramente necessaria, faccenda domestica.

Grazie ai robot lavavetri è possibile ottenere un elevato livello di pulizia senza che sia necessario nessun intervento umano: rappresentano, per questo motivo, la soluzione migliore non solo per gli appartamenti, ma anche per tutti quei locali e quelle strutture che presentano estese superfici in vetro, che richiederebbero ore ed ore di lavoro per una pulizia manuale.

Altri sistemi, come i lavavetri elettrici e le scope a vapore, pur necessitando comunque di un operatore umano, rendono l’operazione di pulizia sicuramente più veloce e meno faticosa.

Domande frequenti su come pulire i vetri

Cosa mettere nell’acqua per pulire i vetri?

I vetri possono essere puliti anche con la sola acqua. È possibile aggiungere a questa altri prodotti per ottenere risultati particolari: con l’aceto, ad esempio, è possibile ridurre sensibilmente gli aloni sulle superfici in vetro, mentre il sapone può essere utili per aumentare l’effetto sgrassante della soluzione, rendendola più adatta a vetri molto sporchi e macchiati.

Ogni quanto pulire i vetri?

La frequenza con cui vanno puliti i vetri dipende da una serie di fattori che include anche la stagione, la posizione della casa, le condizioni ambientali e la qualità dell’aria. Si consiglia, in genere, di procedere con la pulizia almeno una o due volte al mese.

Come avere vetri brillanti?

Per aumentare la brillantezza dei vetri è possibile aggiungere all’acqua un cucchiaio di sapone liquido. È importante, però, risciacquare poi la superficie con la sola acqua, per evitare la formazione di aloni.

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