Come velocizzare il PC portatile: le soluzioni per un notebook lento

Il notebook è lento e ti sta facendo impazzire: minuti e minuti per avviarsi, tempi di caricamento lunghissimi, trasferire i file è quasi impossibile. Non preoccuparti, sei nel posto giusto: nei prossimi paragrafi potrai scoprire come velocizzare il PC portatile in modo del tutto autonomo.

La lentezza dei computer spesso è risolvibile con alcuni semplici accorgimenti, o con upgrade per nulla costosi. Non sempre è necessario acquistare un nuovo dispositivo: anche con una spesa minima è possibile ottenere un sensibile miglioramento delle prestazioni.

Perché il notebook è lento?

Il rallentamento di un portatile può avere diverse cause, sia hardware che software. È impossibile dare una diagnosi che valga per tutti i notebook, ma è innegabile che in molti casi il calo delle prestazioni può essere ricondotto ad una o più situazioni che si verificano di frequente.

Moltissimi laptop sono poco veloci perché hanno memorie troppo lente o con una capacità troppo bassa. È questo il caso dei notebook che montano ancora dischi di tipo meccanico (HDD), o che hanno una quantità di RAM troppo ridotta per gli standard odierni (meno di 4/8 GB, a seconda dell’uso).

La lentezza può essere spesso imputata anche alla mancanza di manutenzione. I sistemi di raffreddamento sono formati da ventole e dissipatori che, con il tempo, possono raccogliere polvere e sporco e diminuire la loro capacità di abbassare la temperatura interna del portatile.

Non mancano casi di computer che diventano lenti per problemi di natura software: una cattiva installazione o corruzione del sistema operativo, come anche la presenza di software inutili o pericolosi, virus e malware.

Come velocizzare il PC portatile: installare un SSD

Nessuna componente impatta di più la velocità di un portatile quando il disco per l’archiviazione. Questo vale sia per i notebook più datati, ancora basati su HDD di tipo meccanico, quanto per modelli più recenti, soprattutto economici, che hanno già un disco a stato solido (SSD), ma di scarsa qualità o con una capacità estremamente ridotta.

Qualche nozione preliminare: i dischi meccanici, anche detti HDD, hanno rappresentato lo standard per più di due decenni. Sono caratterizzati da un elevato rapporto prezzo/capacità, ma anche da una velocità di scrittura e lettura molto modesta, nell’ordine dei 100 MB/s. Le prestazioni degli HDD per portatili sono ancora più basse rispetto alla controparte per PC desktop, perché hanno una velocità limitata a 5400 RPM.

Al contrario, i dischi a stato solido (SSD) di tipo SATA (installabili su qualsiasi notebook, perché usano lo stesso tipo di connessione degli HDD da 2,5 pollici) possono arrivare anche a velocità superiori a 5/600 MB/s. Spesso il problema con questi dischi riguarda la capacità: nei notebook più economici, per compensare il costo maggiore degli SSD, si installa memorie molto contenute, da 128 o 256 GB.

Anche in questo caso conviene, allora, sostituire il disco con un’unità con prestazioni e capacità maggiori. Il costo degli SSD è calato molto negli ultimi anni, e anche con una spesa molto contenuta è possibile acquistare un disco capiente, veloce e affidabile.

Negli ultimi anni sono sempre più diffusi i dischi di tipo NVMe: più piccoli dei SATA tradizionali, ma anche estremamente più veloci, possono superare i 3500 MB/s. Questo significa avere una velocità fino a 30 volte superiore a quella di un disco meccanico tradizionale. Attenzione, però: non tutti i notebook e le schede madri supportano questo tipo di disco.

Come velocizzare il PC portatile: aumentare la RAM

Dotando il notebook di un SSD di buona qualità si ottiene un notevole passo avanti in termini di reattività. Un disco più veloce, infatti, permette di caricare più rapidamente i file, e di conseguenza rende più scattante anche il sistema operativo, migliorando notevolmente l’esperienza d’uso.

Per velocizzare ulteriormente il portatile è possibile sostituire o espandere anche un altro tipo di memoria, quella RAM. È una memoria di tipo volatile, che viene usata dal computer per caricare momentaneamente i file usati dal sistema e dalle applicazioni.

Se la quantità di RAM presente a bordo è insufficiente, alcuni software non riescono proprio a funzionare, dando un errore al loro avvio. Non a caso nei requisiti minimi di giochi e programmi è sempre riportata anche la quantità di RAM richiesta. In linea di massima, oggi 8 GB sono il minimo indispensabile per un uso standard del PC.

Avere una buona quantità di RAM significa anche poter eseguire più task contemporaneamente: utilizzare più programmi, ma anche, per esempio, tenere aperte più schede del browser senza avere rallentamenti del sistema.

Come scegliere la RAM giusta

Sostituire la RAM è leggermente più complesso rispetto a sostituire un HDD con un SSD, non tanto per l’operazione in sé (quasi del tutto identica), quanto perché esistono più tipi di RAM, e per evitare problemi di compatibilità occorre valutare più caratteristiche.

Innanzitutto, il formato e lo standard: quanto al primo, gran parte dei notebook usa RAM di tipo SODIMM, più piccole rispetto a quelle DIMM dei computer fissi; quanto allo standard, attualmente il più diffuso è senza dubbio quello DDR4. Sul mercato, a dire il vero, si trovano già notebook con RAM DDR5, ma è quasi impossibile che soffrano di problemi di rallentamento, trattandosi di prodotti recentissimi e, in genere, di fascia alta e medio-alta.

velocizzare notebook ram

A questo punto, non resta che valutare la frequenza di funzionamento. Lo standard SODIMM DDR4 include RAM con frequenze che vanno dai 2400 ai 3200 MHz: è caldamente consigliato scegliere RAM con una frequenza compatibile con la scheda madre del proprio portatile e, nel caso si tratti di un modulo RAM aggiuntivo, con la stessa frequenza delle memorie già presenti.

Usare moduli con frequenze diverse può causare un’instabilità del sistema, o limitarne le prestazioni: in caso di moduli che lavorano a frequenze differenti, il computer scegliere come frequenza di funzionamento per tutte quella più bassa.

Lo stesso consiglio vale per la capacità: il taglio di memoria va scelto in base al limite consentito dalla scheda madre, ed è preferibile, in caso di espansione, optare per un taglio uguale a quello dei moduli già installati nel laptop.

Altre soluzioni per velocizzare il PC portatile

Trasferire i dati su un’unità NAS

A prescindere dal tipo di disco presente a bordo, è sempre consigliato evitare di accumulare sul portatile una quantità troppo elevata di file. Tutti i dischi, infatti, diminuiscono le proprie prestazioni quando arrivano alla soglia del riempimento totale. Anche il sistema operativo, in linea di massima, può funzionare peggio se deve appoggiarsi a memorie quasi sature (ma questo dipende anche dalle altre prestazioni generali del PC).

Chi ha la necessità di avere accesso ad una grande quantità di dati, non solo per conservali, ma anche per lavorarci costantemente, può valutare l’acquisto di un NAS o di un disco esterno.

velocizzare pc portatile ssd esterno

I NAS sono dei dispositivi dotati di slot in cui inserire un certo numero di dischi, sia meccanici che a stato solido. Se collegati alla rete di casa, permettono di avere accesso ai file conservati da qualsiasi dispositivo, anche da remoto (ovviamente, se in possesso delle credenziali richieste).

I modelli base hanno prezzi alla portata di tutti. Sono un’ottima soluzione per conservare al meglio i propri dati, con maggiore sicurezza e affidabilità rispetto ai dischi tradizionali, sia per i sistemi di protezione di cui sono dotati (crittografia), sia per la possibilità di attivare la scrittura in ridondanza (vengono salvate più copie su più dischi diversi, così da poter recuperare il file anche qualora uno di questi venga danneggiato).

Una soluzione più pratica e trasportabile è rappresentata dai dischi esterni. Non c’è molto da dire: si tratta di SSD quasi del tutto simili a quelli presenti all’interno del notebook, ma collegabili attraverso la porta USB e dotati di un case che permette di portarli con sé nello zaino o nella borsa.

Migliorare la dissipazione

Migliorando la dissipazione del notebook è possibile diminuire le temperature e ottenere un miglioramento in termini di prestazioni. Le componenti del computer, infatti, tendono a rallentare e a diminuire le proprie prestazioni quando la temperatura diventa troppo elevata.

Non è un’operazione complessa, ma richiede comunque una discreta manualità ed è sconsigliata ai più inesperti. Consiste nell’accedere alle ventole del notebook, scollegarle dalla scheda madre rimuovendo il relativo connettore, e rimuovere polvere e sporco con l’ausilio di pennelli, compressori o bombolette di aria compressa.

Molto utile è anche rimuovere la vecchia pasta termica che ricopre CPU e GPU, sostituendola con una pasta nuova e, preferibilmente, di qualità migliore. Questi accorgimenti possono permettere di ridurre la temperatura interna del portatile anche di più di 20 gradi, con un notevole aumento delle prestazioni.

Agire a livello software

Le soluzioni hardware sono quelle che garantiscono i risultati migliori. Anche agendo via software è possibile, però, aumentare la velocità del notebook.

Un primo consiglio è quello di ridurre al minimo il numero di applicazioni che vengono aperte automaticamente all’avvio di Windows. Queste, infatti, aumentano enormemente il tempo necessario al caricamento del sistema. Farlo è semplice: non devi far altro che aprire la Gestione Attività e recarti nella tab “App di avvio”, disabilitando quelle non necessarie.

Ti consiglio di eliminare del tutto, disinstallandoli, quei software che sai di non usare. Anche senza essere avviati, infatti, molti di questi possono rallentare il computer avviando processi in background o lunghi processi di update. Allo stesso modo, è consigliabile ogni tanto fare una pulizia anche dei file memorizzati sul disco. Con il tempo possono accumularsi decine o centinaia di GB di file di cui si può fare tranquillamente a meno.

Per migliorare le prestazioni del dispositivo è consigliato verificare con regolarità che non siano presenti virus o malware. Puoi farlo utilizzando il tuo Antivirus di fiducia o, nel caso non ne hai installato uno, appoggiarti all’ottimo Microsoft Defender che viene incluso con i sistemi operativi Windows.

Una soluzione più estrema, ma che si rivela validissima soprattutto per i notebook più vecchi, consiste nell’installare un sistema operativo più leggero rispetto ai sistemi Windows tradizionali. Sono disponibili, gratuitamente, tantissime distro Linux che, per la loro leggerezza, permettono di dare nuova vita anche ad hardware molto datati.

Conclusioni

Quando il notebook inizia a rallentare è possibile correre ai ripari adottando una serie di accorgimenti che possono aiutare a migliorare le prestazioni o a recuperare la velocità originaria del sistema.

Non sempre è necessario acquistare un nuovo portatile: con piccoli upgrade, anche modelli non proprio recenti possono fare un notevole passo avanti ed offrire un’ottima esperienza d’uso.

Domande frequenti su Come velocizzare il PC portatile

Come far andare più veloce un PC portatile?

Per velocizzare un PC portatile è consigliato installare un disco a stato solido (SSD), aumentare la memoria RAM (quando possibile) e ottimizzare il sistema operativo, liberandolo da file e applicazioni inutili.

Perché il portatile è lento?

La lentezza di un portatile può avere diverse cause: può dipendere dai limiti hardware delle memorie, ma anche da una cattiva manutenzione o da problemi di natura software.

Cosa rallenta il mio PC?

Il PC può essere rallentato da programmi inutili, processo in esecuzione in background, ma anche da virus e malware.

Potrebbero interessarti

Migliori Offerte Amazon Prime Day

Più letti

Cercando la miglior tv 4K sicuramente ti sarai imbattuto nei televisori Sharp, che colpiscono per il loro prezzo ridotto. In questa recensione, prendendo in...
Acquistare uno smartwatch per iPhone non è cosa da poco. Un po' banalmente si può optare per un Apple Watch che, quasi tutti, eleggono...
Avere un GPS preciso sul proprio smartwatch è di vitale importanza: da questo sensore dipende la qualità del tracking e, quindi, l'attendibilità dei dati...
I prezzi degli smartwatch sono sensibilmente calati, e sempre più opzioni (economiche e non) invadono il mercato. Scegliere oggi il miglior smartwatch economico è,...
Un po' tutti si sono lanciati nel mondo degli smartwatch, da storici marchi dell'orologeria ai produttori di smartphone, piccoli o grandi che siano. In...