Come migliorare l’audio del PC: i trucchi per un’ottima resa sonora

L’audio del tuo computer si sente male: il volume massimo è troppo basso, al punto che fai fatica a distinguere suoni e dialoghi, e anche la qualità lascia a desiderare. Distorsioni, rumori di fondo: un vero e proprio incubo. Non preoccuparti, migliorare l’audio del PC è possibile, ed è proprio di questo che voglio parlarti.

Il problema della cattiva qualità audio riguarda tantissimi computer, sia fissi che portatili. I primi non sono dotati di casse proprie, ma molti utenti decidono di utilizzarli affidandosi, ad esempio, agli speaker integrati nel monitor; quanto ai portatili, questi sono sempre forniti di un sistema di altoparlanti, ma la qualità spesso lascia molto a desiderare.

Sebbene molti produttori si siano impegnati negli ultimi anni per integrare nei propri dispositivi sistemi audio di qualità più elevata, i risultati ottenuti sono ancora modesti, anche con i modelli di fascia più alta. In questa guida sono riportate tutte le possibili soluzioni, sia software che hardware, per migliorare l’audio del computer e riuscire finalmente a godere di una buona qualità del suono.

Migliorare l’audio modificando le impostazioni

Una prima verifica da effettuare per migliorare il suono riprodotto dal computer riguarda le impostazioni audio del dispositivo. Spesso, infatti, la bassa qualità è dovuta a regolazioni errate.

Farlo è molto semplice: sui computer Windows è sufficiente cliccare sull’icona dello speaker audio posizionata nell’angolo destro, vicino alle indicazioni di data e ora. Si aprirà una tendina su cui è presente, in basso, lo slider del volume: cliccando sull’icona alla sua destra è possibile selezionare l’output audio desiderato.

Cosa significa? Il computer può essere dotato di uno o più dispositivi di riproduzione. Basti pensare, ad esempio, ad un portatile collegato a degli altoparlanti esterni: il suono può essere riprodotto sia utilizzando questi, sia usando gli speaker integrati nel notebook.

In alcuni casi, gli output presenti non sono altro che tool pensati per migliorare il suono (ad esempio, alcune utility che sfruttano l’intelligenza artificiale per ridurre il rumore). È importante scegliere l’output giusto tra quelli disponibili, così da avere la migliore resa audio possibile.

Più in basso nella tendina è presente anche il mixer volume: questo permette, a differenza dello slider tradizionale, di regolare non il volume generale del dispositivo, ma quello specifico delle singole app e dei suoni di sistema.

Ti sarà sicuramente capitato che l’audio è basso solo con alcune applicazioni (basti pensare allo streaming su browser come Google Chrome): in molti casi questo difetto è dovuto proprio ad una errata regolazione del mixer volume.

In base alla scheda audio installata a bordo del PC è inoltre possibile regolare altre impostazioni audio, o addirittura forzare il volume massimo ad un livello superiore rispetto alla soglia preimpostata. Non è consigliato farlo: queste modifiche possono portare a un peggioramento del suono (distorsione) o, in alcuni casi, al danneggiamento delle componenti.

Software per migliorare il suono

Si sente spesso parlare di software che permetterebbero di migliorare l’audio del PC senza spendere neppure un centesimo, e senza acquistare nessun dispositivo aggiuntivo.

È una leggenda metropolitana? Non proprio. Esistono dei programmi che permettono di regolare più in profondità le impostazioni audio del PC, offrendo delle regolazioni assenti nelle impostazioni audio standard del sistema operativo.

Resta il dubbio su quanto sia consigliato utilizzarli. Gli utenti più esperti possono sicuramente ottenere qualche miglioramento andando ad agire, ad esempio, sull’equalizzazione audio.

Si tratta però di cambiamenti minimi: la qualità del suono e il volume massimo sono fattori che dipendono al 99% dagli speaker usati dal computer. Il limite hardware non può essere superato con nessuna modifica software, che al massimo può, in alcuni casi, ridurne i difetti.

Migliorare l’audio del PC con gli altoparlanti dedicati

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Il sistema più veloce ed economico per migliorare l’audio del PC consiste nell’acquistare degli altoparlanti dedicati. Se ne trovano per tutti i gusti e le esigenze, con prezzi a partire da poche decine di euro: una spesa che vale assolutamente il miglioramento ottenuto.

Anche gli altoparlanti dedicati più economici (se non in casi estremi) offrono una qualità del suono nettamente migliore rispetto a quella degli speaker integrati nei notebook e nei monitor per PC; se non altro, permettono di raggiungere un volume massimo decisamente superiore.

Il grosso vantaggio degli altoparlanti per PC, oltre che nel prezzo più contenuto rispetto ad altre soluzioni, sta anche nella loro semplicità di installazione.

Si tratta quasi sempre di casse attive, che non necessitano di nessun amplificatore dedicato, ma che funzionano semplicemente grazie un collegamento alla rete elettrica di casa (hanno la classica spina per alimentazione a 220 V). Altrettanto semplice è il collegamento audio: la connessione con il PC avviene attraverso un jack audio da 3,5 mm da inserire nell’apposita uscita presente su tutti i computer.

Grazie agli altoparlanti dedicati è possibile migliorare l’audio del PC in pochi minuti, e con una spesa incredibilmente bassa. Esistono anche modelli più costosi, ma difficilmente si va oltre i cento euro.

Il sistema base di altoparlanti per PC si compone di due casse, con una potenza complessiva tra i 10 e i 30 Watt. Sistemi di fascia più alta sono dotati invece di tre elementi: oltre ai due speaker è presente un’unità centrale che funziona come subwoofer, permettendo una buona resa anche delle basse frequenze.

La qualità di questi sistemi è superiore a quella delle casse integrate, ma è comunque lontana da quella ottenibile con sistemi Hi-Fi veri e propri, che però sono più costosi e necessitano di più accorgimenti per il collegamento alla fonte audio.

Migliorare l’audio del PC con un sistema Home Theatre

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Per migliorare la qualità audio del PC portandola ad un livello decisamente superiore è necessario orientarsi su sistemi di riproduzione più avanzati, quali possono essere gli Home Theatre.

Si tratta di impianti pensati per riprodurre il suono tenendo conto della spazialità dello stesso e quindi, usando più speaker (e di diverso tipo), simulare l’esperienza d’ascolto di una sala cinematografica.

La differenza nella resa acustica è abissale, sia se confrontati con le casse integrate dei PC, sia se paragonata a quella degli altoparlanti, che non vanno oltre la stereofonia e che comunque, vista la modesta dimensione degli speaker, sono ben lontani dalla qualità dell’alta fedeltà audio.

Di contro, i sistemi Home Theatre sono più costosi (anche se comunque esistono modelli economici con prezzi decisamente abbordabili), più ingombranti, ma soprattutto più difficili da usare correttamente come dispositivo di riproduzione audio di un computer.

Il problema principale è che i PC tradizionali hanno come unica uscita audio quella analogica che sfrutta il classico jack da 3,5 mm. Questo collegamento non permette di sfruttare l’audio multicanale dei sistemi Home Theatre: si va quindi a perdere il senso dei contenuti che sfruttano codec surround come il Dolby Atmos, eliminando al tempo stesso la possibilità di avere un audio di tipo spaziale.

Per sfruttare appieno le potenzialità di questi sistemi è quindi necessario acquistare un DAC o una scheda audio esterna, così da poter sfruttare i collegamenti HDMI o USB per riprodurre l’audio proveniente dal PC con la massima qualità possibile e, soprattutto, conservando le informazioni sulla riproduzione surround.

Esistono anche altri escamotage, come collegare il PC all’impianto passando attraverso un televisore o un lettore DVD (e quindi sfruttando il DAC integrato nello stesso), ma in genere risultano essere poco pratici.

Migliorare l’audio del PC con le cuffie

migliorare audio pc cuffie

Un ottimo compromesso tra spesa e resa è dato dall’utilizzo delle cuffie. Certo, utilizzandole l’audio migliora solo per chi le indossa, ma di norma il computer viene utilizzato in modo più individuale rispetto, ad esempio, ad una TV.

Le cuffie permettono di ottenere notevole miglioramento dell’audio con una spesa nell’ordine delle poche decine di euro, e anche optando per i modelli top di gamma non va oltre le poche centinaia di euro. C’è da dire, inoltre, che le cuffie possono essere usate con più dispositivi, trasportate facilmente e utilizzate anche in movimento.

Siano esse wireless o cablate, infatti, possono essere collegate tanto al PC (sia fisso che portatile) quanto a smartphone e tablet, ma anche a console e dispositivi di vario tipo.

Il collegamento è, in ogni caso, molto semplice. Di norma le cuffie cablate utilizzano l’apposita uscita audio cuffie del computer (jack da 3,5 mm); quelle wireless sono quasi sempre cuffie Bluetooth.

Per alcune cuffie di fascia più alta, più difficili da “pilotare”, potrebbe essere necessario un DAC per sfruttarne al meglio le potenzialità. Si tratta, in ogni caso, di un accessorio opzionale e di cui è possibile fare a meno optando per il classico collegamento analogico.

Sul mercato sono presenti tantissimi modelli di cuffie differenti, che variano sia per design (in ear, on ear e over ear) sia per altre caratteristiche tecniche.

Quando si acquistano delle cuffie per PC è bene valutare, oltre agli aspetti tecnici veri e proprio (come ad esempio le specifiche del driver di cui sono dotate), anche quelli legati al comfort e le feature dedicate ad usi particolari. Basti pensare alle cuffie da gaming, dotate spesso di un microfono di qualità e di sistemi che permettono di distinguere meglio i suoni e i rumori in gioco.

Conclusioni

Il primo passo da compiere quando si hanno problemi con l’audio del PC è verificare le impostazioni del sistema e le regolazioni del mixer volume. In molti casi, infatti, la scarsa qualità è dovuta semplicemente ad un settaggio sbagliato o alla scelta del sistema di output errato.

Quando questo non basta, è arrivato il momento di ricorrere ad una soluzione di tipo “hardware”, acquistando cioè un sistema di riproduzione dedicato. Come abbiamo visto, il loro costo è veramente abbordabile: i classici altoparlanti per PC costano non più di qualche decina di euro, una spesa ampiamente giustificata visto il notevole passo avanti che si può ottenere, sia in termini di qualità del suono che, soprattutto, di volume massimo.

Chi invece intende portare l’esperienza ad un livello superiore, può approfittarne per acquistare un impianto audio vero e proprio, quali possono essere i sistemi Home Theatre, sfruttabili anche con altri dispositivi (televisori, proiettori, ma anche smartphone e tablet).

Se del computer si fa un uso prettamente personale, anche le cuffie sono un’ottima soluzione: il rapporto prezzo/qualità del suono è molto elevato, rendendole una validissima alternativa per migliorare sensibilmente l’esperienza di ascolto con un investimento minimo.

Domande frequenti su come migliorare l’audio del PC

Come gestire l’audio del PC?

È possibile gestire l’audio del PC attraverso il mixer volume e le impostazioni audio del sistema operativo. Alcune schede audio possono essere inoltre dotate di software dedicati che permettono di gestire le impostazioni del suono più in profondità, sbloccando parametri aggiuntivi rispetto alle classiche impostazioni di sistema.

Come aumentare l’audio PC?

Per aumentare l’audio del PC è innanzitutto necessario controllare i livelli impostati nel mixer volume del sistema. Se questi sono già al massimo, è necessario acquistare un sistema di riproduzione dedicato (altoparlanti, sistemi Home Theatre, cuffie, soundbar). È sconsigliato aumentare il volume massimo via software: quasi sempre questo significa peggiorare la qualità del suono o danneggiare gli speaker.

Qual è l’uscita audio del PC?

La classica uscita audio del PC è quella analogica con jack da 3,5 mm. In base alla scheda audio installata, però, possono essere presenti anche uscite audio di diverso tipo. In ogni caso, è possibile aumentare la quantità e il tipo di collegamenti presenti acquistando una scheda audio esterna o un DAC, che si collegano al computer tramite la connessione USB (o, talvolta, HDMI).

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