Il notebook è troppo grande, pesante e rumoroso da usare a lezione; carta e penna permettono sì di scrivere facilmente, ma non di avere disponibili in formato digitale facilmente quanto si è scritto. Prendere appunti con il tablet unisce il meglio di entrambi i mondi: un dispositivo piccolo e leggero, pensato per creare facilmente appunti digitali e, grazie alla penna, in modo del tutto paragonabile alla scrittura tradizionale.
I tablet sono un’ottima soluzione anche dal punto di vista ecologico: permettono di porre fine allo spreco di carta richiesto dagli appunti, che vengono puntualmente cestinati quando ormai non servono più.
Gli appunti presi con il tablet possono essere condivisi, modificati facilmente e integrati con materiale digitale di vario tipo: immagini, tabelle, disegni, o addirittura video e registrazioni audio. Un notevole passo avanti rispetto ai classici quaderni: non deve stupire che sempre più studenti decidano di dotarsi di un dispositivo simile.
In questa guida scopriremo quali sono i tablet migliori per prendere appunti, sia Android che Apple, e quali le applicazioni consigliate per annotare informazioni, schemi e molto altro ancora.
Meglio un tablet Android o un iPad?
Tablet è un termine piuttosto generico, che non indica un particolare dispositivo quanto, piuttosto, una tipologia di device che si caratterizzano per uno schermo touchscreen molto ampio (di norma tra i 7 e i 12 pollici), facili da utilizzare e da portare con sé.
Ad oggi, i tablet sono principalmente di due tipi: da un lato troviamo i tablet Android, dotati del sistema operativo di Google e prodotti da un gran numero di marchi (pressappoco gli stessi del mondo smartphone e notebook); dall’altro, fanno bella mostra di sé gli iPad di Apple, tra i primi a comparire sul mercato e senza ombra di dubbio quelli che hanno il merito di aver popolarizzato l’idea stessa del tablet.
Ci sono poi altre tipologie di tablet molto meno diffuse: basti pensare ad alcuni dei nuovi dispositivi prodotti da Remarkable che, condividendo molte caratteristiche con gli eBook Reader (prima fra tutte la tecnologia eInk dello schermo), ne hanno ampliato le funzioni fino a diventare dei tablet veri e propri.
Quale device conviene scegliere tra questi? Non esiste una domanda univoca: ogni tipologia di tablet ha i propri vantaggi e svantaggi, che la rendono più o meno adatta a determinati usi ed esigenze.
I vantaggi di un tablet Android
I vantaggi dei tablet Android sono a grandi linee gli stessi vantaggi offerti dagli smartphone Android. Innanzitutto, l’ampia selezione di modelli tra cui scegliere: se ne trovano letteralmente di ogni prezzo e dimensione, dai più economici (proposti anche a meno di 100 euro) ai top di gamma dei principali marchi (che possono superare i 1000 euro).
Non a caso chi dispone di un budget limitato, e non vuole prendere in considerazione l’idea di un prodotto usato, quasi sempre si orienta verso l’acquisto di un tablet Android. Non è una cattiva scelta: anche con una cifra molto contenuta è possibile portare a casa un buon dispositivo.
Il sistema operativo Android offre poi una maggiore libertà d’uso e margini di personalizzazione più ampi. Il catalogo di applicazioni offerte dal PlayStore è estremamente ricco e completo, con tantissimi prodotti gratuiti. Inoltre, i tablet Android permettono di installare facilmente anche app di terze parti non presenti sul PlayStore (operazione da eseguire comunque con attenzione), operazione invece più complessa da eseguire sugli iPad.
Questi pregi si traducono, però, anche nel principale difetto dei tablet Android. Essendoci così tanti modelli e così tante app, non è raro incappare in problemi di compatibilità e di usabilità dei servizi. Al contrario gli iPad, anche in virtù della loro ridotta line-up e di un app store con limitazioni più rigide, possono contare su software che, di norma, presentano un maggiore grado di ottimizzazione rispetto alla controparte Android (non sempre disponibile, come nel caso della celebre app Procreate).
I vantaggi di un iPad
Gli iPad sono tablet di fascia alta e medio-alta, che hanno la reputazione di costare molto più dei tablet Android. In realtà, non è proprio così: se è vero che le serie top di gamma, come gli iPad Pro, possono avere prezzi importanti (e comunque giustificati dalle loro caratteristiche), e altrettanto vero che le versioni base possono costare sorprendentemente poco, rivelandosi sotto questo punto di vista perfettamente paragonabili alla concorrenza a marchio Android.
Rispetto a questi, però, offrono alcuni innegabili vantaggi. Non solo la maggiore ottimizzazione delle applicazioni, con problemi di compatibilità quasi inesistenti, ma anche l’ampia disponibilità di accessori. Essendo i modelli di iPad pochi, ma estremamente popolari, è facile trovare ovunque, sia online che nei negozi fisici, accessori di ogni tipo, cosa assolutamente non vera per i tablet di altri marchi.
Anche dal punto di vista tecnico gli iPad hanno, in alcuni casi, una marcia in più. Gli schermi che Apple utilizza per i suoi tablet offrono, in media, una migliore qualità delle immagini rispetto a quelli presenti su gran parte dei tablet Android (ci sono ovviamente delle eccezioni, alcuni tablet di Samsung hanno display eccezionali).
Anche la Apple Pencil, nelle sue varie evoluzioni, rappresenta un fiore all’occhiello degli iPad. Molti produttori di tablet Android hanno sviluppato delle penne proprietarie, anche piuttosto avanzate, ma l’assenza di standardizzazione ha fatto in modo che le Apple Pencil continuino ad essere una eccellenza del settore.
Di contro, gli iPad hanno un sistema operativo più chiuso, offrendo all’utente minori libertà e possibilità di personalizzazione. Gli accessori ufficiali sono piuttosto costosi, e i tablet possono avere delle mancanze tecniche (tipiche, a dire il vero, di Apple): basti pensare all’assenza sugli iPad del lettore SD, che è invece presente sulla stragrande maggioranza dei tablet Android.
Come scegliere un tablet per prendere appunti
Sia che si scelga un dispositivo Android, sia che si opti per un iPad, ci sono alcune indicazioni da tenere a mente quando si acquista un nuovo tablet per prendere appunti.
Una di queste è quella di scegliere un device che abbia uno schermo sufficientemente ampio, ma che al tempo stesso sia abbastanza compatto e leggero da poter essere trasportato in zaino o in borsa anche per lunghi periodi. I tablet con un display da 10 a 12 pollici sono quelli che si rivelano i migliori in tal senso: diagonali inferiori potrebbero rovinare l’esperienza d’uso, soprattutto nell’ottica di prendere appunti, mentre schermi più grandi causerebbero un ingombro complessivo troppo alto.
Altro consiglio è quello di optare per un tablet che supporti ufficialmente una penna di input: questa è particolarmente utile sia per scrivere a mano libera (venendo incontro alle esigenze di chi non ama prendere appunti scrivendo con la tastiera), sia per disegnare ed eseguire facilmente operazioni come l’evidenziazione o l’aggiunta di simboli e frecce.
Sebbene gli appunti non siano, di norma, file molto pesanti, è comunque consigliato scegliere un modello con una buona capacità di archiviazione interna. 64 GB sono una quantità sufficiente in molti casi, considerando anche la possibilità di ricorrere a sistemi di archiviazione Cloud, particolarmente utili e ben integrati nel caso degli iPad.
In ultimo, occorre prestare attenzione anche all’autonomia del dispositivo, ovvero a quante ore di utilizzo garantisce con una sola ricarica. Chi prende appunti è quasi sempre uno studente che passa molte ore fuori casa, e che non sempre ha il tempo o la possibilità di ricaricare il tablet. Per questo l’ideale è scegliere un modello che abbia una buona autonomia, e che garantisca almeno 7-8 ore di utilizzo base del dispositivo.
Le migliori applicazioni per prendere appunti
App per Android: OneNote
Sviluppata da Microsoft, OneNote è una delle app per prendere appunti più interessanti nel panorama Android. In realtà, si tratta di una utility multipiattaforma, disponibile per tantissimi sistemi operativi e dispositivi: proprio questo è uno dei suoi principali punti di forza.
L’idea alla base di OneNote, che rientra nella suite Office di Microsoft (la stessa, per intenderci, di Word, Excel e PowerPoint), è di avere i propri appunti a disposizione ovunque ci si trovi, così da potervi accedere e modificarli in tempo reale, grazie alla sincronizzazione tra i vari device. Tutto questo è possibile grazie al fatto che per utilizzare l’app è necessario loggarsi con il proprio account Microsoft: così facendo i file creati saranno disponibili su tutti i computer, tablet e smartphone che utilizzano lo stesso account.
L’approccio multipiattaforma non è il solo punto di forza di questa applicazione, che può contare su un gran numero di funzioni e tool per scrivere, disegnare, creare schemi e raggruppare testi e appunti. L’interfaccia potrebbe essere un po’ spiazzante rispetto ad altre app mobile, ma una volta presa la mano si rivela estremamente piacevole da utilizzare.
Da non sottovalutare è anche l’integrazione nativa con gli altri programmi della suite office, usatissimi sia in ambito accademico che professionale.
App per iPad: Notability
Notability è senza ombra di dubbio una delle applicazioni per prendere appunti più apprezzate dai possessori di un iPad. Il suo successo è dato, oltre che dalla piacevolissima esperienza d’uso, anche dalla lista di funzioni estremamente ricca, che la rende un’app versatile e adatta ad ogni esigenza.
Compatibile sia con i vari modelli di Apple Pencil (e dispositivi di input affini), sia con tastiere fisiche e digitali, Notability permette all’utente di scrivere e disegnare in modo estremamente naturale, sia che preferisca l’esperienza più naturale della penna, sia che preferisca battere a macchina.
Da notare, in tal senso, che l’app dispone di un potentissimo sistema di conversione della scrittura a mano in testo. Questo significa che, utilizzandola, potrai prendere appunti scrivendo a mano, come faresti con carta e penna, per poi poterli convertire automaticamente in file di testo, da aprire con un editor esterno o condividere con altri. Testi che possono essere modificati, copiati e incollati, risolvendo anche i problemi legati alla calligrafia.
Altra funzione che apprezzeranno molto gli studenti, ma non solo, è quella che permette di registrare l’audio mentre si scrivono gli appunti. In tal modo, oltre a quanto si è scritto, sarà disponibile in un secondo momento e con una perfetta sincronizzazione anche l’audio della lezione (o anche di una conferenza), così da poter riascoltare le parti in cui ci sono eventualmente dei dubbi.
L’app funziona anche come editor di PDF, permettendo di aprire questo popolarissimo tipo di file, ma anche di aggiungere annotazioni, evidenziazioni e immagini. Notability è disponibile in una versione base gratis, e in una versione Plus a pagamento che aggiunge ulteriori funzioni.
Conclusioni
Sia gli iPad che i tablet Android permettono di prendere appunti con estrema facilità, e con altra facilità di condividerli ed arricchirli di elementi multimediali come foto e video.
Un notevole passo avanti rispetto agli appunti su carta tradizionali, in un mondo che chiede sempre più spesso la realizzazione di materiale di studio e lavoro ricco e dinamico.
Domande frequenti sui tablet per prendere appunti
Gli iPad di Apple sono ottimi tablet per prendere appunti. Anche molti modelli Android si rivelano perfetti per lo scopo: tra questi, i tablet della serie Galaxy Tab di Samsung.
È possibile usare il tablet per prendere appunti in due modi: o utilizzando una penna compatibile, così da simulare la scrittura a mano su carta, o collegando una tastiera fisica esterna. Questi due sistemi sono quelli che si rivelano più comodi per scrivere e disegnare con il tablet.
La penna per il tablet è utile principalmente per scrivere a mano libera, così come si farebbe con una penna e un foglio di carta tradizionali, o anche per disegnare, sfruttando il tablet come una tavoletta grafica. In generale, la penna è un dispositivo di input molto versatile e che offre un’esperienza d’uso estremamente naturale.