Il momento tanto atteso è arrivato: vuoi acquistare un nuovo portatile, un fedele compagno di viaggio che ti permetta di lavorare, giocare o accedere a contenuti di ogni tipo ovunque tu ti trova. Non sai ancora, però, quale notebook comprare.
È comprensibile: i modelli attualmente sul mercato sono veramente tanti, dalle serie più economiche a quelle top di gamma, con caratteristiche incredibili e che permettono prestazioni e feature da capogiro.
La scelta diventa molto più semplice se impari a conoscere le principali caratteristiche di un PC portatile, ed proprio questo quello di cui ci occuperemo in questa guida. Nei prossimi paragrafi potrai trovare una serie di utilissime indicazioni che ti renderanno in grado di scegliere autonomamente il tuo prossimo notebook, e di non correre il rischio di portare a casa un dispositivo inadatto o con un basso rapporto qualità/prezzo.
Perché scegliere un notebook
Scegliere quale PC comprare significa innanzitutto decidere se optare per un fisso o per un portatile. Se stai leggendo questa guida, molto probabilmente hai già deciso che è la seconda opzione quella che fa al caso tuo.
Del resto, soprattutto negli ultimi anni, i notebook sono diventati una validissima alternativa alle postazioni fisse, riuscendo a fare cose e ad offrire caratteristiche tecniche che in passato, invece, erano prerogativa dei computer fissi.
Le prestazioni, ad esempio, sono aumentate esponenzialmente nelle ultime generazioni di laptop. Grazie ai nuovi processi produttivi a risoluzione sempre più elevata (nell’ordine di pochi nanometri) è stato possibile per i produttori creare componenti miniaturizzate ad alte prestazioni, ma con consumi ridotti e che generano meno calore rispetto al passato.
Basti pensare alle schede video e ai processori rilasciati negli ultimi anni: la loro versione mobile, destinata cioè ai notebook, ha prestazioni molto simili alla controparte desktop, pur essendo più piccola e pur necessitando di meno energia per funzionare (aspetto, questo, indispensabile per un portatile, vista l’autonomia limitata della batteria).
I computer fissi continuano a mantenere un certo vantaggio quanto alle prestazioni pure, ma il dato interessante è che oggi anche i portatili possono essere usati in qualsiasi ambito. Editing e montaggio di video ad alta risoluzione, modellazione e rendering 3D, programmazione, ma anche gaming in FullHD e addirittura in 4K: tutte queste cose che un tempo richiedevano una ingombrante workstation da migliaia di euro, oggi sono alla portata di moltissimi notebook, anche di fascia media.
A queste possibilità si aggiungono i vantaggi che da sempre contraddistinguono i computer portatili: la facilità di trasporto, visti il peso e le dimensioni contenuti, come anche la comodità di avere tutto il necessario in un unico dispositivo (tastiera e display integrati, ad esempio).
Quale notebook comprare: le caratteristiche consigliate
Display
Per restringere la ricerca quando si acquista un nuovo portatile è bene partire dal display. Da questa componente, infatti, dipende non solo la qualità delle immagini, ma anche indirettamente le dimensioni del dispositivi.
Di un display si valutano principalmente tre aspetti: dimensione, risoluzione e tecnologia del pannello.
Dimensione
La dimensione viene espressa in pollici (ogni pollice corrisponde a 2,54 centimetri) ed usa come riferimento la diagonale dello schermo, ovvero la linea immaginaria che collega il vertice inferiore sinistro con quello superiore destro.
Le diagonali sono, di norma, standardizzate, il che significa che tutti i notebook possono rientrare in non più di 4-5 categorie (ma le eccezioni, comunque, esistono). Le più diffuse sono quelle che includono display da 14, 15,6 e 17 pollici; piuttosto popolari sono anche i modelli da 12 e da 16 pollici.
Un notebook da 14 pollici si fa apprezzare per la sua compattezza, che in genere si traduce in un peso minore e in una maggiore facilità di trasporto; un modello da 17 pollici, al contrario, è più ingombrante, ma ha uno schermo molto ampio che si rivela perfetto per il gaming, la produttività e il multitasking.
Risoluzione
Quanto alla risoluzione, anche in questo caso abbiamo tre valori che potremmo definire standard, affiancati da alcune variazioni: FullHD, 2K (o QHD) e 4K (o UHD). La risoluzione più diffusa è senza dubbio la prima: gran parte dei computer migliori è dotata di uno schermo FullHD che, viste le diagonali comunque contenute, riesce ad offrire un’ottima densità di pixel.
Non molti sono i modelli con schermi 2K, e ancor meno sono quelli 4K: si tratta soprattutto di prodotti destinati all’ambito grafico, dove avere una risoluzione più elevata ha senso anche con display sotto i 20 pollici.
Tecnologia del pannello
Quanto alla tecnologia utilizzata dallo schermo, quella IPS è senza dubbio la più diffusa: ottimi colori, ampi angoli di visione e affidabilità nel tempo la rendono la scelta perfetta per un notebook. Non mancano portatili con schermi di tipo VA e TN (soprattutto nel settore gaming, dov’è richiesta una elevata frequenza di aggiornamento), o anche OLED se ci si sposta nel segmento destinato alla produttività.
Processore e scheda video
Le prestazioni di un computer portatile dipendono soprattutto dal processore e dalla scheda video con qui è equipaggiato.
Esistono, per queste componenti, un gran numero di modelli proposte da diversi marchi, anche se, come vedremo tra poco, in entrambi i casi sono soltanto due i leader del settore.
Processore
Per quanto riguarda i processori (o CPU), la grande maggioranza dei computer di nuova generazione è dotata di un’unità Intel o AMD. Questi due colossi producono rispettivamente la serie Core e la sere Ryzen, che negli anni si sono imposte come punto di riferimento del settore.
Gli Intel Core (a loro volta divisi in i3, i5, i7 e i9) sono processori ad alte prestazioni, affidabili e perfetti sia per il gaming che per la produttività. Gli AMD Ryzen, dal canto loro, sono migliorati tantissimo negli ultimi anni, e offrono un elevato numero di core ad un buon prezzo.
È impossibile stabilire a priori quale delle due soluzioni sia quella migliore. La comparazione va fatta sui singoli modelli di processore (spesso uno stesso notebook viene proposto sia in versione Intel che AMD), ricordando che quasi mai c’è una vittoria assoluta, ma sempre relativa alle proprie esigenze.
Chi acquista un notebook da gaming ha sicuramente necessità diverse rispetto a chi cerca un semplice portatile per la scuola o per l’ufficio. Il primo darà più peso alle prestazioni, il secondo a fattori come l’efficienza energetica (e quindi l’autonomia) e il calore emesso.
Quando si valuta un processore per notebook è bene valutare, oltre a fattori come il numero di core, la frequenza e i risultati ottenuti in benchmark, anche l’assorbimento energetico e la tendenza a raggiungere o meno temperature elevate, asoetti cruciali in un computer portatile.
Scheda video
La scheda video può essere integrata o dedicata: nel primo caso si tratta di una GPU presente all’interno del processore, nel secondo di un’unità separata installata sulla scheda madre del notebook.
Le schede video integrate consumano poco e permettono di ridurre i costi. Non a caso sono una scelta obbligata su quasi tutti i portatili di fascia bassa e medio-bassa (per intenderci, sotto i 500-600 euro). Anche computer più costosi possono affidarsi ad una GPU integrata: è il caso, ad esempio, di quei dispositivi che hanno bisogno di essere estremamente compatti e leggeri, o di ridurre al minimo i consumi.
Del resto, il livello raggiunto dalle schede grafiche integrate è veramente notevole: permettono non solo di lavorare con il PC e gestire flussi video ad altissima risoluzione (anche 4K), ma anche, entro certi limiti, di giocare a titoli non particolarmente impegnativi.
Chi cerca però il massimo delle prestazioni deve orientarsi su un portatile con una scheda video dedicata. Le più popolari sono quelle prodotte da NVIDIA: la nuova serie RTX mobile include schede che permettono di sfruttare il Ray Tracing, di giocare su notebook a tutti i titoli recenti (in FullHD e talvolta anche a risoluzioni maggiori), ma anche di utilizzare al meglio anche i software più impegnativi (video editing, grafica 3D, rendering, etc…).
Memorie
Tutti i notebook sono dotati di una certa quantità di memoria, che viene espressa in Gigabyte (GB) e nei suoi multipli (Terabyte, soprattutto).
Bisogna però prestare attenzione al tipo di memoria a cui ci si sta riferendo. Ogni computer, infatti, ne dispone di due tipologie: memoria RAM e memoria (o spazio) di archiviazione.
La RAM è una memoria volatile, il che significa che conserva i dati al suo interno solo per un periodo di tempo limitato, uguale a quello necessario al corretto funzionamento dei processi in esecuzione che hanno bisogno di utilizzare quei dati.
Detto in parole povere, quando eseguiamo un software, questo utilizza dei dati che vengono caricati momentaneamente sulla memoria RAM. Questo accade perché la RAM offre velocità di accesso molto più elevate rispetto agli altri dispositivi di memoria (come gli Hard Disk).
I tagli di memoria RAM sono molto più piccoli rispetto a quelli dei dispositivi pensati per il salvataggio vero e proprio dei dati. I migliori computer portatili del momento hanno, in genere, 16 GB di RAM: i modelli più economici si fermano in genere ad 8 GB, mentre le workstation e i computer da gaming possono spingersi anche oltre i 32 GB.
È consigliato scegliere notebook con non meno di 8 GB, quantità minima per ormai un gran numero di programmi e giochi. Le RAM di tipo DDR4 sono le più diffuse, e offrono ottime prestazioni: iniziano ad essere popolari anche le nuove DDR5, più costose, ma ancora più veloci.
Discorso diverso per le memorie d’archiviazione: in questo caso si parte da circa 512 GB, fino ad arrivare a svariati TB. I migliori notebook sono dotati di un disco primario a stato solido (SSD), che garantisce velocità in lettura e scrittura di gran lunga superiori rispetto a quelle dei dischi meccanici (HDD).
Autonomia
I computer portatili sono in grado di funzionare anche senza alimentazione di rete, grazie alla loro batteria integrata. In passato, l’autonomia di questi dispositivi era piuttosto limitata, e non superava le poche ore di utilizzo.
I passi avanti fatti negli ultimi anni sono stati notevoli: i consumi più bassi delle nuove componenti utilizzate, che tendono ad essere meno energivore, e batterie con capacità maggiori, oltre a diversi accorgimenti software che permettono di ridurre ulteriormente i consumi, hanno permesso di raggiungere autonomie notevolissime.
Alcuni nuovi portatili, come i nuovi MacBook di casa Apple, sono in grado di arrivare a più di 20 ore di utilizzo con una sola ricarica. Non solo i notebook di nuova generazione hanno un’autonomia maggiore, ma anche tempi di ricarica molto più brevi.
Se fino a qualche anno fa era necessario tenere il computer collegato all’alimentazione per ore ed ore per portare la batteria dallo 0 al 100%, oggi i sistemi di ricarica rapida permettono di ottenere svariate ore di autonomia anche con una ricarica di pochi minuti.
Ovviamente, non tutti i portatili hanno la stessa autonomia e gli stessi tempi di carica: anche in questo caso alcuni modelli risultano prevalere sugli altri.
Questa è quindi una caratteristica fondamentale da valutare al momento dell’acquisto, sia leggendo le informazioni riportate dal venditore (che per legge deve specificare nella scheda tecnica la capacità della batteria, e spesso nelle schede promozionali anche l’autonomia dichiarata), sia dando un’occhiata alle recensioni di chi ha potuto mettere alla prova il dispositivo, ed è quindi in grado di dare un feedback reale.
Altre caratteristiche
Quelle che abbiamo visto finora sono le principali caratteristiche da valutare al momento dell’acquisto di un nuovo portatile.
Ci sono però anche altri aspetti che può essere utile tenere in considerazione. Il peso e la qualità costruttiva, ad esempio, sono importanti per capire quanto il dispositivo possa essere comodo da trasportare e quanto è in grado di resistere non solo all’uso, ma anche a danni accidentali.
La comodità di utilizzo di un portatile è data anche dalla qualità della sua tastiera. Questa può presentare diversi layout: l’italiano standard è il cosiddetto QWERTY; altri layout potrebbero presentare una diversa disposizione dei tasti o anche l’assenza di alcuni caratteri e simboli utili per la nostra lingua.
La digitazione può essere più o meno confortevole anche in base al tipo di tasti, alla loro dimensione e alla loro corsa (ovvero l’escursione necessaria per premere il tasto fino in fondo): anche in questo caso, però, entrano in gioco le preferenze personali. Sempre ben accetta è invece la retroilluminazione della tastiera, che permette di usare il computer anche al buio.
Un buon sistema di dissipazione permette invece di tenere basse le temperature del portatile, evitando rallentamenti dovuti al calore eccessivo, che potrebbe anche accorciare la vita utile delle componenti. Sono soprattutto i portatili da gaming a integrare sistemi di dissipazioni avanzati, formati da ventole ad alte prestazioni e tubi di dissipazione (heatpipe) in rame con design particolarmente efficienti.
In ultimo, i lettori biometrici e i sensori per il riconoscimento facciale permettono di avere un livello di sicurezza aggiuntivo, e possono essere utilizzati anche per autenticazioni a più fattori.
Conclusioni
Può essere veramente difficile scegliere quale notebook comprare se non si è familiari con il mondo dei computer. Ogni anni vengono proposti migliaia di nuovi modelli, e stare dietro alle evoluzioni delle componenti e dei sistemi non è certo facile.
Per fare una buona scelta non è necessario, però, diventare degli esperti in materia. Con i consigli presenti in questa guida chiunque può imparare a valutare i diversi tipi di portatile attualmente in vendita, e scegliere il più adatto alle proprie esigenze.
Domande frequenti su quale notebook comprare
Un buon PC portatile non dovrebbe avere meno di 8 GB di RAM, quantità sufficiente ad eseguire gran parte dei nuovi software. In caso di portatili per il gaming o la produttività, sarebbe ideale avere almeno 16 GB di RAM.
Non esiste una marca migliore in assoluto, ma produttori come Lenovo, Asus ed MSI si sono fatti apprezzare negli ultimi anni per la qualità dei loro prodotti
È possibile acquistare un buon notebook già a partire dai 500 euro. Nel caso si necessiti di prestazioni superiori, è consigliato aumentare il proprio budget a 1000 euro.