Uno degli obiettivi della transizione digitale è ridurre il consumo di carta. Se è vero che oggi (per fortuna) si stampa meno che in passato, è altrettanto vero che un ufficio non può ancora rinunciare del tutto ad una stampante. È indispensabile, allora, scegliere una stampante da ufficio ad alta efficienza, e cioè veloce – per stampare grandi volumi in poco tempo – ma attenta ai consumi.
Le stampanti per l’ufficio di ultima generazione soddisfano a pieno questi requisiti. La resa delle nuove tecnologie di stampa e degli inchiostri utilizzati è estremamente più alta rispetto al passato, permettendo di ridurre gli sprechi. Anche dal punto di vista energetico sono stati fatti notevoli passi avanti: l’assorbimento delle nuove stampanti, soprattutto quando in funzione, è ben più basso di quello dei vecchi modelli.
In questa guida vedremo come scegliere una stampante da ufficio in base alle necessità di stampa degli scenari più diffusi, selezionando alcune delle opzioni più interessanti del momento.
Differenze tra una stampante da ufficio e una stampante casalinga
Le stampanti da ufficio nascono per venire incontro ad esigenze diverse rispetto a quelle delle stampa casalinga: di conseguenza, anche le loro caratteristiche possono essere ben diverse dalle caratteristiche di una stampante per la casa.
Proviamo a generalizzare e a stabilire a grandi linee quali sono le abilità che si richiedono a questi dispositivi. Innanzitutto, la velocità: le stampanti per l’ufficio devono essere in grado di stampare un numero elevato di fogli nel minor tempo possibile. Basti pensare che una stampante normale ha una velocità compresa, di norma, tra i 10 e i 15 ppm (pagine stampate al minuto), mentre i modelli da ufficio superano anche i 60 ppm.
L’elevato numero di fogli da stampare richiede anche una maggiore efficienza nei consumi, sia di energia che, soprattutto, di inchiostro. È per questo che la maggioranza delle stampanti da ufficio sfrutta la tecnologia laser, che grazie ai pigmenti in polvere garantisce un basso costo per pagina stampata (seppur, come vedremo, con i suoi limiti).
Sempre tenendo a mente la frenetica attività che vede protagonista queste stampanti e l’efficienza che viene loro richiesta, è bene sottolineare il vantaggio offerto dalla stampa fronte retro automatica, che permette di stampare entrambe le facciate di un foglio (dimezzando il consumo di carta) senza che sia necessario l’intervento dell’operatore (che con le stampanti tradizionali deve invece ruotare e reinserire il foglio per stampare il retro).
Da non sottovalutare sono anche caratteristiche come la capienza del vassoio della carta: da essa dipende la capacità massima di stampa senza interruzioni. Anche il numero e il tipo di formati stampabili è importante: se una stampante casalinga non va oltre l’A4, una da ufficio può spesso stampare anche fogli A3, formato molto usato anche in ambito tecnico.
Sicurezza e connettività
Le stampanti da ufficio sono quasi sempre stampanti condivise. Questo significa che la stampante non è collegata fisicamente ad un’unica postazione o computer (attraverso il classico cavo USB), ma che viene resa disponibile in rete e che può essere utilizzata da più dispositivi connessi alla rete sia via cavo che in modalità wireless.
Questo tipo di utilizzo rende necessario una maggiore attenzione anche ai sistemi di sicurezza integrati, considerando anche la maggiore sensibilità dei dati contenuti di norma nei documenti professionali di un ufficio rispetto a quelli che vengono prodotti in ambito domestico.
Stampante per l’ufficio: meglio una laser o una inkjet?
Non sbaglieremmo nell’affermare che la stampante laser è la stampate da ufficio per eccellenza. Questa particolare tecnologia garantisce, come già accennato, un’altissima velocità di stampa, mantenendo bassi i costi grazie all’utilizzo di inchiostri in polvere che risultano più economici degli inchiostri liquidi, soprattutto quando sono in gioco grandi volumi di stampa.
Eppure, non è detto che per tutti gli uffici una laser sia la scelta giusta. Le stampanti inkjet, anche dette “a getto d’inchiostro”, possono essere in alcuni casi una soluzione equiparabile o addirittura migliore, anche considerando i notevoli upgrade di questa tecnologia negli ultimi anni. Proviamo a fare il punto della situazione.
Vantaggi e svantaggi di una stampante laser
La stampante laser viene scelta da molti uffici e, in generale, da molte realtà professionali soprattutto per la sua velocità di stampa. Anche i modelli più economici riescono a stampare agevolmente 30 pagine al minuto, mentre le soluzioni di fascia più alta superano anche la velocità di una pagina al secondo. Inutile girarci attorno, sotto questo punto di vista la tecnologia laser resta ancora imbattuta.
Anche quanto alla economicità di esercizio le laserjet ammettono poche rivali. Queste stampanti, grazie ai toner di inchiostro ad elevata capienza, riescono a stampare anche 10.000 pagine con una sola ricarica di inchiostro, portando il costo per pagina stampata nell’ordine dei decimi di centesimo di euro.
Di contro, la tecnologia laser è meno adatta alla stampa a colori e, in generale, ai tipi di stampa che richiedono una qualità fotografica e un’estesa gamma cromatica. Gran parte delle stampanti laser, soprattutto quelle più economiche, sono monocromatiche, e possono cioè stampare solo in bianco e nero. Per la stampa di documenti questo è un limite non molto marcato, ma già quando si ha la necessità di mettere su carta grafici e tabelle, può essere necessario orientarsi sulle laser a colori, che però hanno un costo sensibilmente maggiore.
Vantaggi e svantaggi di una stampante inkjet
Le stampanti inkjet sono più lente di quelle laser. I modelli classici non vanno oltre le 10/15 pagine al minuto, ma alcune inkjet professionali di nuova generazione si spingono anche a 30 pagine al minuto, andando di fatto ad eguagliare la velocità delle laser di fascia bassa e medio-bassa.
Anche sul fronte dei consumi la tecnologia a getto di inchiostro ha fatto passi avanti notevoli. Le vecchie e costosissime cartucce sono state sostituite o da serbatoi ricaricabili (chiamati “tank”), o da cartucce ad alta capacità di nuova generazione, che permettono di stampare migliaia e migliaia di pagine con un costo simile a quello dei toner delle stampanti laser.
Pur essendo ancora più lente e costose nella stampa rispetto alle laserjet, le inkjet si fanno apprezzare per la loro estrema versatilità. Che si tratti di stampare un documento o una foto ad alta risoluzione, queste stampanti si fanno trovare sempre pronte, con una qualità dei colori che le laser non riescono ancora a raggiungere.
È per questo che molti uffici iniziano ad affiancarle alle laser, o addirittura a soppiantare queste ultime con le inkjet di nuova generazione. Se non c’è la necessità di stampare tantissimi documenti, ma si predilige la possibilità di stampare anche file diversi da quelli che contengono del semplice testo, le stampanti inkjet sono una scelta più che azzeccata.
Come scegliere una stampante da ufficio
Per scegliere la migliore stampante da ufficio, è bene innanzitutto stabilire quali sono le proprie esigenze e, in base a queste, individuare il modello che meglio le soddisfa. Per semplificare questo lavoro di ricerca, possiamo dividere le stampanti da ufficio in tre categorie: laser monocromatiche, laser a colori, inkjet.
Stampante da ufficio laser monocromatica
È la stampante da ufficio per eccellenza, nonché la più semplice. Permette di avere con il minor investimento un dispositivo in grado di stampare in poco tempo tantissimi documenti, mantenendo basso il costo per pagina stampata.
A questo tipo di stampante non si richiedono doti particolari, se non la velocità e l’efficienza, la connettività e la possibilità di effettuare anche copie e scansioni. Un modello perfetto per questo scopo è la Brother DCPL5510DW.
È una stampante 3 in 1, cioè stampa, copia e scansione, e fa tutte e tre queste operazioni nel migliore dei modi. Velocissima, arriva fino a 48 pagine stampate al minuto in bianco e nero (che è l’unica modalità disponibile). È dotata di fronte retro automatico e, con il toner incluso, può stampare fino a 3000 pagine: è compatibile anche con toner di capacità maggiore (acquistabili separatamente), che permettono di stampare fino a 11.000 pagine aumentandone l’autonomia e riducendo ulteriormente i costi.
Il cassetto dei fogli ne contiene 250, ma è epsandibile fino a 1290. Si connette alla rete sia in modalità cablata (Gigabit Ethernet) che wireless (WiFi a 5 GHz), garantendo la massima sicurezza grazie alla crittografia IPPS/HTTPS.
Stampante da ufficio laser a colori
Se si avverte la necessità di stampare a colori e con una buona qualità (anche se non propriamente fotografica), la scelta migliore è una laserjet a colori. In questo caso è necessario alzare un po’ il budget ed essere pronti a sacrificare qualcosina in termini di velocità di stampa.
Un modello perfetto per queste esigenze è la HP Color LaserJet Pro MFP 4302dw, una laser a colori in formato A4 con una risoluzione massima pari a 600 DPI. Garantisce una velocità di stampa, sia a colori che in bianco e nero, pari a 33 pagine al minuto, riuscendo a difendersi alla grande anche con volumi elevati, pur non raggiungendo la rapidità delle migliori laser monocromatiche.
Usa 4 toner/cartucce (nero, ciano, magenta, giallo): quelle integrate hanno una capacità di circa 2000 pagine l’una, ma la stampante accetta anche toner XL che permettono di arrivare a 7500 pagine per la stampa in bianco e nero e 5500 per quella a colori.
È dotata di stampa fronte retro automatica e di caricamento automatico dei fogli per la scansione (l’ADF ha una capacità di 50 pagine e permette anche la scansione fronte retro). Dotata di connessione wireless e cablata, gode del sistema di sicurezza HP Wolf Pro Security, rivelandosi una valida alleata per ogni tipo di ufficio.
Stampante da ufficio inket
Le stampanti da ufficio inkjet sono consigliate quando, oltre che documenti, è necessario stampare anche foto, immagini, poster e, in generale, contenuti che richiedono un’elevata qualità grafica e una buona resa dei colori.
In questo caso, allora, gli aspetti da prediligere sono sicuramente la qualità di stampa, ma anche la possibilità di stampare formati superiori all’A4, molto utilizzati in ambito grafico e tecnico. Tenuto conto di ciò, la scelta potrebbe ricadere ad esempio sulla Brother MFCJ6955DW.
È una stampante inkjet A3, in grado di stampare su fogli che hanno un’area raddoppiata rispetto ai classici A4, e che quindi sono perfetti per un gran numero di applicazioni. Questa Brother utilizza un classico sistema a 4 cartucce: quelle integrate hanno una capacità di 3000 (nero) e 1500 (colori) pagine, ma sono disponibili anche in versione XL per arrivare fino a 6000 pagine stampate in bianco e nero o 500 a colori.
Per essere una inkjet, c’è poco da lamentarsi quanto a velocità: con 30 pagine al minuto siamo perfettamente in linea con i modelli laser standard, anche se comunque sotto rispetto alle laserjet pari prezzo. Il prezzo da pagare per un dispositivo molto più versatile, facile da utilizzare e da connettere in rete.
Conclusioni
I prezzi delle stampanti da ufficio sono calati sensibilmente negli ultimi anni. Se prima era necessario un investimento nell’ordine delle migliaia di euro, oggi già con poche centinaia è possibile acquistare una stampante multifunzione ad alta velocità ed efficienza, in grado di stampare in pochi minuti centinaia e centinaia di fogli, con costi estremamente ridotti.
Non sono più solo le stampanti laserjet a rivelarsi adatte a questo scopo: anche le stampanti a getto di inchiostro di nuova generazione, forti di sistemi di stoccaggio degli inchiostri più efficienti, si rivelano adatte agli uffici, e in particolar modo a quelli che necessitano di stampare anche foto e immagini ad alta risoluzione.
Domande frequenti sulle stampanti da ufficio
Una stampante si caratterizza per aspetti come: la tecnologia, la velocità e la qualità di stampa; i formati supportati; la connettività (sia cablata che wireless); la capienza dei vassoi della carta; feature come la stampa e la scansione fronte retro automatiche.
Le stampanti senza cartucce si chiamano stampanti laser. Non usano inchiostri liquidi, ma pigmenti in polvere contenuti nel toner.
Di norma, per l’ufficio si tendono a preferire stampanti laserjet, poiché più veloci nella stampa e con costi di esercizio minori. Negli ultimi anni si sono però imposte anche delle inkjet da ufficio, che usano serbatoi di inchiostro o cartucce ad alta capacità.